Mt 14,22-36

DOMENICA 13 agosto – XIX DOMENICA T.O. – A

Matteo 14,22-33
Dopo che la folla ebbe mangiato, subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».

Riflessione biblica
Con questo miracolo e con tanti altri segni, Dio vuole mostrare ai discepoli di allora e a noi oggi che egli non ci delude, ma è presente, quando le cose si fanno difficili, è presente anche quando pensiamo che non sia così. Abbiamo infatti la possibilità di accorgerci che Dio c’è. Lo notiamo nella sua voce, nella sua parola. Chi ascolta la Parola di Dio lo sa: Gesù non è un fantasma, non è un sogno irrealizzabile, ma c’è davvero, e le sue parole mostrano che vuole aiutarci e confortarci. Simon Pietro credette a Gesù ma allo stesso tempo dubitò; Gesù non lo ha abbandonato, nemmeno ai suoi dubbi. Possiamo fidarci allora anche quando la nostra adesione non è al 100%. Anche quando la nostra fede è talmente messa in discussione che non capiamo nemmeno più se ne abbiamo un po’. Come Gesù ha tirato fuori Pietro dall’acqua, tira su di nuovo il nostro coraggio. Allora possiamo confessare volentieri, come fecero i discepoli: «Tu sei veramente Figlio di Dio!».

Riflessione francescana
Il Dio unico abita «in una luce inaccessibile» (1 Tim 6,16). Attraverso l’incarnazione di suo Figlio, si è reso riconoscibile a noi uomini. Per Francesco, l’incarnazione è il punto di partenza centrale della sua comprensione di Dio. Il grande Dio si fa piccolo, si svuota. È l’umile. «Tu sei umiltà», prega Francesco nelle Lodi di Dio Altissimo. Francesco è così affascinato da questo mistero che lo fa rivivere nella celebrazione del Natale a Greccio. Attraverso la sua incarnazione, Dio in questo mondo diventa tangibile. Anche quando Francesco afferma che, dopo l’incontro col lebbroso, aspettò un po’ e poi uscì dal mondo, intende un abbandono del suo atteggiamento nei confronti del mondo per volgersi a esso in modo nuovo, riconoscendovi la realtà in cui Dio si è «infuso», e che vuole redimere. La spiritualità francescana oggi non è negazione ma affermazione del mondo, immersa in esso e fondata sull’atteggiamento dell’umiltà («humilitas» rimanda etimologicamente alla terra, «humus»), che ci fa prestare attenzione a tutti specialmente ai piccoli.

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ARTICOLO DI: Momenti Francescani

“Momenti Francescani: La Parola nelle Parole. È la prima testata periodica edita in Italia a proporre la lettura quotidiana del Vangelo accompagnata da un commento biblico e uno francescano. Frate Leone annotava come il Santo avesse una particolare predilezione per la lettura ogni giorno del Vangelo. Il commento biblico lega la Parola e il messaggio di Cristo alla contemporaneità della vita. Lo sguardo francescano rappresenta un tesoro ancora a molti sconosciuto, oggi può essere un valido strumento per la conoscenza della figura storica, “psicologica” e spirituale di Francesco. Per l’uomo contemporaneo la testimonianza del Santo di Assisi rappresenta una finestra che gli offre un respiro più ampio e una risposta alle sue istanze. Vengono proposte per ogni giorno riflessioni che aiutano a vivere appieno nel segno di Cristo, attraverso un pensiero che attualizza la Parola con l’intento di scardinare posizioni del cuore dell’uomo odierno, a volte indurito e ‘zoppicante’. L’opera si rivolge agli appartenenti all’Ordine Francescano Secolare d’Italia, ai membri dell’intera Famiglia Francescana, e a tutti coloro che sono attirati dalla ricchezza e dalla profondità del Vangelo e della spiritualità francescana. Gli autori sono frati, provenienti da tutte le famiglia francescane, laici, appartenenti all’OFS e grandi esperti di francescanesimo. Momenti Francescani è un trimestrale edito dalla Custodia Generale del Sacro Convento dei Frati Minori Conventuali in Assisi. È possibile abbonarsi al seguente link: https://bit.ly/momenti_francescani”

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