Il Santorale Francescano

La Parola di Dio è faccenda “da compagnia”. In compagnia della Chiesa, che ce l’ha trasmessa. In compagnia di tanti cristiani che, anche a proprio rischio, la leggono, la meditano e cercano di viverla. In compagnia di tanti santi: come sant’Antonio di Padova, che ad essa ha dedicato tutto se stesso, e la sua lingua, o come san Francesco, che se l’è trovata impressa nella carne! Come santa Chiara, che ne ha fatto la regola della vita sua e delle sue sorelle a S. Damiano. Come tanti santi francescani, frati, suore, laici: conoscerli ce li rende compagni di strada, giorno per giorno, possibilità concreta per noi di una vita vissuta per Dio e i fratelli. In una santità che trascina con sé tutto il “peso” della nostra carne, della nostra storia, dei nostri sogni e delle nostre fatiche. Come le belle illustrazioni di Luca Salvagno ci mostrano…

Immacolata Concezione

Che la Madonna sia stata concepita senza il peccato originale, che invece segna ogni persona chiamata alla vita, è stato proclamato dogma, cioè verità di fede, da Pio IX l’8 dicembre del 1854, coronando una lunghissima tradizione, viva già nei Padri della Chiesa. Intorno a tale verità, tuttavia, soprattutto nel mondo occidentale, non sono mancati perplessità e dibattiti. Obiettavano alcuni: se Maria è stata concepita senza peccato originale, non ha avuto bisogno della redenzione, che non può quindi dirsi universale. Il francescano Giovanni Duns Scoto già nel 1300 superava lo scoglio dottrinale affermando che Maria è stata redenta da Gesù, ma con una redenzione preventiva: preservata cioè dal peccato originale in previsione dei meriti del suo figlio divino. Tale dottrina fece in seguito grandi progressi, e la devozione all’Immacolata si diffuse sempre di più, tanto che nel 1476 veniva introdotta nel Calendario romano una festa che la ricordava. È patrona di tutta la famiglia francescana.
DicembreNovembre

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Messaggero di Sant'Antonio