Con il coraggio di vivere. Chiara d’Assisi e le sue sorelle

Con il coraggio di vivere. Chiara d’Assisi e le sue sorelle

Un esperimento straordinario: Chiara d’Assisi (1193-1253), insieme ad alcune compagne, si stabilisce in totale povertà alle porte della sua città natale. Affidarsi alla provvidenza di Dio, senza alcuna sicurezza, ma anche senza dipendere da qualsivoglia sostentamento istituzionale o lavoro retribuito per vivere, è un progetto di vita inusuale per le donne e guardato con diffidenza dai contemporanei. Il movimento di Chiara però cresce, nonostante le resistenze, e influenza in modo… Continua

S come… specchio!

S come… specchio!

Oggetto solitamente collegato alla civetteria femminile, pur di diverse fogge e materiali più o meno riflettenti, lo specchio sembra accompagnare la storia dell’uomo sin dall’inizio. E anche il mito, se è di fatto rispecchiandosi nella superficie di uno stagno che Narciso diventò psicanaliticamente ciò che poi è diventato. Anche il linguaggio biblico fa ricorso allo specchio. Poche volte in maniera esplicita: «[La sapienza] È riflesso della luce perenne, / uno… Continua

Il refettorio delle clarisse, luogo di comunione e vita condivisa

Il refettorio delle clarisse, luogo di comunione e vita condivisa

Il refettorio di S. Damiano è integralmente conservato dal tempo di S. Chiara in tutta la sua semplicità e povertà, dal pavimento alla volta, dalla porta alle tavole rattoppate qua e là per sostenere il peso degli anni. L’umile refettorio ha visto un Papa seduto alle sue mense ed ha assistito ai miracoli dell’umiltà e della carità, della provvidenza e della fraternità. Quei tavoli antichi ancora raccontano di povertà e… Continua

La foresteria del monastero delle clarisse

La foresteria del monastero delle clarisse

Se cercassimo nelle Fonti Francescane tracce di una “foresteria” per l’accoglienza ai pellegrini o ai viandanti, non ne troveremmo, se non in termini non troppo felici per esempio quando Francesco, in marcia verso Gubbio e appena percosso da briganti, «finalmente arrivò a un monastero di monaci dove rimase parecchi giorni vestito solo di un povero camiciotto a far da sguattero in una cucina e per cibarsi era ridotto a desiderare… Continua

Z come… zuffa!

Z come… zuffa!

Zuffa è una parola che mi piace! Perché suona strana, come ci arrivasse direttamente da una qualche lingua antica. Molto più perché ci ricorda tante azzuffate con gli amici, quando tornavamo a casa laceri e sporchi, ma contenti. E strana effettivamente lo è. Tale e quale infatti non la potremmo ritrovare né nella Bibbia né nelle Fonti Francescane. Perché è di origine longobarda, «tedesco alto medievale» precisano i linguisti, che… Continua

N come… nascondere!

N come… nascondere!

Naturalmente molti sono nella Bibbia e nelle Fonti francescane gli usi più ovvi e scontati del verbo nascondere. «L’uomo, con sua moglie, si nascose dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino» (Gen 3,8), o, meglio, visto come finì la storia, presunse di potersi nascondere. Da par suo pure Dio, che del resto vede tutto, anche ciò che agli occhi degli uomini pare nascosto (cf. Sir 39,19;… Continua

La cella delle clarisse

La cella delle clarisse

La cella: una invenzione degli anacoreti dell’Egitto, passata poi al mondo monastico d’oriente e d’occidente. La storia della cella è complessa e ha incontrato lungo i secoli la concorrenza del dormitorio comune, uscendone sempre vittoriosa fino alla definitiva affermazione dopo il Concilio Vaticano II. Si direbbe che non ha nulla a che fare con Francesco d’Assisi, il penitente pellegrino “itinerante”, e con la sua discepola Chiara. Invece, troviamo nelle Fonti… Continua

U come… uova!

U come… uova!

L’ambiente vagamente country, agreste, a cui siamo abituati noi, tra mucche al pascolo e schiamazzanti galline che chiocciolano sull’aia, non appartiene alla location della Bibbia. Che ha piuttosto cammelli e capre al pascolo tra deserto e oasi. Così, anche se facevano parte del cibo quotidiano (cf. Lc 11,12), anche le uova qui scarseggiano, a differenza delle nostre cucine dove non sapremmo ormai farne a meno. Tra torte e omelette… Queste,… Continua

Il coro: luogo della preghiera, metafora della vita

Il coro: luogo della preghiera, metafora della vita

«Se può, venga entro le 17,45, dopo andiamo in coro…». Dall’espressione perplessa della mia interlocutrice capisco… che non ci siamo capite. Eh sì, nel linguaggio comune la parola “coro” evoca un gruppo di persone che cantano, non un ambiente! In un monastero, invece, il coro, o la cappella, è uno degli ambienti essenziali, che vede riunirsi tutta la comunità più volte al giorno per la preghiera liturgica e personale. Se… Continua

G come… gemito!

G come… gemito!

Gemere fa parte di molte stagioni e di molti accadimenti umani, fino a farne quasi una costante del nostro vivere: «Si logora nel dolore la mia vita, / i miei anni passano nel gemito» (Sal 31,11)! E la Bibbia ne registra fedelmente le infinite occasioni. Gemono gli empi «pentiti» del male fatto al giusto (Sap 5,3). Ma geme anche, «senza volerlo» e «amaramente», il marito della donna malvagia (Sir 24,18)…. Continua

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Messaggero di Sant'Antonio