Gv 10,11-18

DOMENICA – IV DOMENICA DI PASQUA – B

Giovanni 10,11-18

In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore.  Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il  mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non  appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore  e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un  mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon  pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono  me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre,  e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non  provengono da questo recinto: anche quelle io devo  guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un  solo gregge, un solo pastore. Per questo il Padre mi ama:  perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo.  Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere  di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il  comando che ho ricevuto dal Padre mio». 

Riflessione biblica  Gesù è il Buon Pastore che conduce le sue pecorelle verso  la pace interiore e al porto sicuro del suo Regno. Chi lo  segue sperimenta in modo abbondante l’amore immenso  e misericordioso che promana dal suo Sacro Cuore. Chi  lo segue è chiamato ad affidarsi totalmente a Lui, soprattutto  mediante l’ascolto della sua voce, della sua Parola.  Chi cammina con il Signore sa che è da Lui conosciuto  perfettamente e che solo Lui è in grado di indicargli le  strade migliori per la propria vita. Da questa consapevolezza  nasce il desiderio di abbandonarsi a Lui, lasciandosi  condurre in ogni circostanza. Più ci affidiamo al Buon  Pastore, più facciamo esperienza della sua carità.

Riflessione francescana  Francesco si affida costantemente a Gesù, Buon Pastore,  diventando a sua volta “buon pastore” per i frati, per le  Sorelle Povere e per la gente che incontra sul cammino.  Infatti si lascia ispirare costantemente dalla Parola e dallo  stile del Signore, perché il discernimento che compie sia  sempre orientato a Lui. L’umanità di Cristo per il Santo  è una continua illuminazione, quella umanità che è solito  “trasmettere” a tutti con la quotidiana testimonianza  evangelica. Francesco ha Cristo come guida e punto di  riferimento, e così assurge lui stesso a modello di vita  evangelica per tanti fratelli e sorelle.

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ARTICOLO DI: Momenti Francescani

“Momenti Francescani: La Parola nelle Parole. È la prima testata periodica edita in Italia a proporre la lettura quotidiana del Vangelo accompagnata da un commento biblico e uno francescano. Frate Leone annotava come il Santo avesse una particolare predilezione per la lettura ogni giorno del Vangelo. Il commento biblico lega la Parola e il messaggio di Cristo alla contemporaneità della vita. Lo sguardo francescano rappresenta un tesoro ancora a molti sconosciuto, oggi può essere un valido strumento per la conoscenza della figura storica, “psicologica” e spirituale di Francesco. Per l’uomo contemporaneo la testimonianza del Santo di Assisi rappresenta una finestra che gli offre un respiro più ampio e una risposta alle sue istanze. Vengono proposte per ogni giorno riflessioni che aiutano a vivere appieno nel segno di Cristo, attraverso un pensiero che attualizza la Parola con l’intento di scardinare posizioni del cuore dell’uomo odierno, a volte indurito e ‘zoppicante’. L’opera si rivolge agli appartenenti all’Ordine Francescano Secolare d’Italia, ai membri dell’intera Famiglia Francescana, e a tutti coloro che sono attirati dalla ricchezza e dalla profondità del Vangelo e della spiritualità francescana. Gli autori sono frati, provenienti da tutte le famiglia francescane, laici, appartenenti all’OFS e grandi esperti di francescanesimo. Momenti Francescani è un trimestrale edito dalla Custodia Generale del Sacro Convento dei Frati Minori Conventuali in Assisi. È possibile abbonarsi al seguente link: https://bit.ly/momenti_francescani”

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