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Lc 24,13-35


Lc 24,13-35

In cammino…

In cammino…

I Vangeli di questi giorni pasquali ci parlano di persone che “camminano”: le donne che di buon mattino vanno al sepolcro e lo trovano vuoto e poi ritornano dai discepoli e danno l’annuncio della risurrezione (cf. Lc 24,1-12); Maria di Magdala, Pietro, Giovanni (cf. Gv 20,1-18). Anche nel vangelo di oggi (Lc 24,13-35) due discepoli sono in cammino verso Emmaus, tristi, delusi… ed è proprio su questa strada che incontrano… Continua

Lc 24,13-35

«Allora i loro occhi si aprirono e lo riconobbero» – Lc 24,13-35

«Allora i loro occhi si aprirono e lo riconobbero» – Lc 24,13-35

La liturgia odierna ci fa tornare “sui passi di Emmaus” insieme a Clèopa ed il suo misterioso compagno senza nome (possiamo metterci il nostro di nome: …non siamo forse umanamente tutti noi “compagni” di Clèopa? Nelle nostre delusioni, nelle nostre paure…). La lettura evangelica infatti ripete per i distratti il vangelo della celebrazione vespertina della domenica pasquale… La bellezza del racconto è sconvolgente per i tanti e tanti temi vitali ed… Continua

Lc 24,13-35

Il segno che scioglie la durezza del cuore…

Il segno che scioglie la durezza del cuore…

C’erano un giorno due discepoli: passi tristi, pesanti, alle spalle uno spazio e un tempo oscuro…Gerusalemme: crocevia dei tradimenti. Il tradimento di Giuda, il tradimento di Pietro, il tradimento di quelli che erano fuggiti…e il tradimento più doloroso: quello della speranza, quello di un Messia atteso, contraddetto dalla croce. C’erano un giorno, in quel giorno, due discepoli che quel segno divino non riuscivano a riconoscerlo mentre, verso Emmaus, cercavano ospitalità… Continua

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Messaggero di Sant'Antonio