Tutti gli articoli relativi a
Lc 24,13-35


Lc 24,13-35

Resta con noi

Mercoledì fra l’Ottava di Pasqua At 3,1-10       Sal 104    Lc 24, 13-35 I discepoli di Emmaus e l’uomo alla porta del tempio, hanno molto in comune. L’uomo infermo “viene portato” da altri e vive di elemosina. La sua esistenza è triste, forse non osa neanche sperare in un cambiamento e altri decidono per lui. Anche i due discepoli sono “infermi”. Certo, sono liberi di camminare e partire, anche di lasciarsi… Continua

Lc 24,13-35

Tutto quello che era accaduto

Mercoledì fra l’Ottava di Pasqua At 3,1-10   Sal 104   Lc 24,13-35 I due discepoli conversano e discutono”. Non è un confronto pacato, ma una discussione: tutto quello che era accaduto ha certo lasciato nel loro cuore turbamento e inquietudine. Proprio in questo clima il Signore Risorto si fa vicino. Ma gli occhi dei viandanti “erano impediti a riconoscerlo”. Gesù vuole donarci uno sguardo limpido, verso noi stessi, verso gli altri e la… Continua

Lc 24,13-35

Domenica 26 aprile 2020, III DI PASQUA

Domenica 26 aprile 2020, III DI PASQUA

Dal Vangelo Luca 24,13-35 Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Emmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: “Che cosa… Continua

Lc 24,13-35

La sapienza che discende da Dio

La sapienza che discende da Dio

Mercoledì fra l’Ottava di Pasqua At 3,1-10   Sal 104   Lc 24,13-35 “Mentre conversavano e discutevano”. Questi verbi che Luca usa non indicano un discorrere sereno e tranquillo, ma al contrario una controversia concitata, inquieta, in cui non ci si comprende. È in questo disordine che Gesù si fa vicino. Ma gli occhi dei viandanti “erano impediti a riconoscerlo”. Gesù vuole donare pace, ma soprattutto luce del cuore, profondità di sguardo, verità nelle… Continua

Lc 24,13-35

Gesù in persona

Mercoledì fra l’Ottava di Pasqua At 3,1-10   Sal 104   Lc 24,13-35 Anche noi, come i due discepoli di Emmaus, pur avendo incontrato Gesù e magari averlo anche scelto come maestro, a volte siamo impediti a vederlo, chiusi nella nostra tristezza, perché la vita ci presenta strade che non avevamo previsto o perché la scelta di seguire il Signore ci chiede un morire a noi stessi di cui non siamo capaci o che… Continua

Lc 24,13-35

da viandanti a Pellegrino

da viandanti a Pellegrino

Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana,] due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. […] Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli… Continua

Lc 24,13-35

nostro compagno Clèopa

nostro compagno Clèopa

Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro.  Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che… Continua

Lc 24,13-35

In cammino…

In cammino…

I Vangeli di questi giorni pasquali ci parlano di persone che “camminano”: le donne che di buon mattino vanno al sepolcro e lo trovano vuoto e poi ritornano dai discepoli e danno l’annuncio della risurrezione (cf. Lc 24,1-12); Maria di Magdala, Pietro, Giovanni (cf. Gv 20,1-18). Anche nel vangelo di oggi (Lc 24,13-35) due discepoli sono in cammino verso Emmaus, tristi, delusi… ed è proprio su questa strada che incontrano… Continua

Lc 24,13-35

«Allora i loro occhi si aprirono e lo riconobbero» – Lc 24,13-35

«Allora i loro occhi si aprirono e lo riconobbero» – Lc 24,13-35

La liturgia odierna ci fa tornare “sui passi di Emmaus” insieme a Clèopa ed il suo misterioso compagno senza nome (possiamo metterci il nostro di nome: …non siamo forse umanamente tutti noi “compagni” di Clèopa? Nelle nostre delusioni, nelle nostre paure…). La lettura evangelica infatti ripete per i distratti il vangelo della celebrazione vespertina della domenica pasquale… La bellezza del racconto è sconvolgente per i tanti e tanti temi vitali ed… Continua

Lc 24,13-35

Il segno che scioglie la durezza del cuore…

Il segno che scioglie la durezza del cuore…

C’erano un giorno due discepoli: passi tristi, pesanti, alle spalle uno spazio e un tempo oscuro…Gerusalemme: crocevia dei tradimenti. Il tradimento di Giuda, il tradimento di Pietro, il tradimento di quelli che erano fuggiti…e il tradimento più doloroso: quello della speranza, quello di un Messia atteso, contraddetto dalla croce. C’erano un giorno, in quel giorno, due discepoli che quel segno divino non riuscivano a riconoscerlo mentre, verso Emmaus, cercavano ospitalità… Continua

Registrati
Esegui Login
Messaggero di Sant'Antonio