Mc 11,27-33

Chinai un poco l’orecchio

Chinai un poco l’orecchio

Sabato VIII Settimana del Tempo Ordinario
Sir 51,17-27 Sal 18 Mc 11,27-33
San Carlo Lwanga e Compagni

Il libro del Siracide è pieno di saggezza e ci insegna che “ogni sapienza viene dal Signore”. Questa va ricercata pazientemente, nella docilità della preghiera, nell’ascolto disponibile della Parola, facendole spazio dentro di noi e allenandoci a metterla in pratica. L’uomo sapiente non è dunque, come si pensa, chi sa tante cose e le spiega agli altri, facendo sfoggio delle sue competenze. Questa illusione di sapienza è effimera e vana: ad un certo punto ci conduce ad un vicolo cieco. Il sapiente, invece, è l’uomo di preghiera, che si apre all’inesauribile sapienza della Parola di Dio. Questa è la sorgente a cui attaccare il cuore, cercando ogni giorno, con umiltà e fortezza, di viverla. Ecco perché alle domande di Gesù, i superbi rispondono: «non lo sappiamo», mentre ai piccoli sono rivelati i misteri del Regno.

La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice

Dalle Ammonizioni [FF 156]
Dice l’Apostolo: «La lettera uccide, lo Spirito invece dà vita». Sono uccisi dalla lettera coloro che desiderano sapere unicamente le sole parole, per essere ritenuti più sapienti in mezzo agli altri e poter acquistare grandi ricchezze e darle ai parenti e agli amici. E sono uccisi dalla lettera quei religiosi che non vogliono seguire lo spirito della divina Scrittura, ma piuttosto bramano sapere le sole parole e spiegarle agli altri. E sono vivificati dallo spirito della divina Scrittura coloro che ogni scienza, che sanno e desiderano sapere, non l’attribuiscono al proprio io carnale, ma la restituiscono con la parola e con l’esempio all’altissimo Signore Dio, al quale appartiene ogni bene.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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