Lc 10,1-9

Ricorda, ravviva, custodisci

Ricorda, ravviva, custodisci

Giovedì III Settimana del Tempo Ordinario
2Tm 1,1-8 Sal 95 Lc 10,1-9
Santi Timoteo e Tito, memoria

La lettera di San Paolo ci esorta a ricordare, a ravvivare e custodire il dono di Dio: è un invito che nasce dall’esperienza viva che Paolo fa del Signore, dal suo ministero segnato da relazioni autentiche e anche dell’esperienza dolorosa dell’abbandono. Si trova infatti in carcere.
Ricorda, entra nelle esperienze iniziali che ti hanno attratto al Signore, fai memoria dell’azione di Dio per conservare il ricordo del suo volto e per non smarrirti nella relazione con Lui e i fratelli. La memoria ci mette nella giusta posizione.
Ravviva il dono di Dio che magari nelle difficoltà rischia di rimanere soffocato. Ravvivare è l’occasione perché la vita spirituale possa continuare a scorrere con frutto.
Custodisci, perché tutti siamo chiamati ad essere custodi di qualcuno o di qualcosa. Cosa va custodito? Il dono di Dio, il Suo progetto, la Sua grazia, i sani insegnamenti, la fede. Siamo posti a servizio di un dono che non ci appartiene. Per tale ragione non dobbiamo pensare a noi, ma al Vangelo che portiamo e, per poterlo fare, occorre lasciarci custodire a nostra volta dal Signore, consegnarci a Lui.

Signore, donaci di essere semplice e appassionati missionari del tuo Vangelo.

Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 717]
Cercava con ogni cura di nascondere nel segreto del suo cuore i doni del Signore, perché non voleva che, se gli erano occasione di gloria umana, gli fossero pure causa di rovina. E spesso, quando molti lo proclamavano santo, rispondeva così: «Posso avere ancora figli e figlie: non lodatemi come fossi sicuro! Non si deve lodare nessuno, fino a che é incerta la sua fine. Quando Colui che mi ha concesso il mutuo – così continuava – volesse ritirarlo, rimarrebbe solo il corpo e l’anima, come li hanno pure gli infedeli». Questa era la risposta a chi lo lodava.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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