Lc 9,43-45

In cosa puoi gloriarti?

In cosa puoi gloriarti?

Sabato XXV Settimana del Tempo Ordinario
Qo 11,9 – 12,8    Sal 89    Lc 9,43b-45

Quando si tratta di affrontare la fatica, il dolore, anche noi, come i discepoli, abbiamo paura, stentiamo a capire…Oppure facciamo finta? Questo aspetto della vita cerchiamo di evitarlo in tutti i modi. A volte fingiamo addirittura che non ci riguardi. L’autore del Qoelet, invece, guarda in faccia alla realtà fragile dell’uomo ed esorta: «Ricordati del tuo creatore nei giorni della tua giovinezza». Non si tratta di frenare la gioia o la vitalità, di essere mesti e non godere della vita. Ma, al contrario, si tratta di essere “veri”, di orientarci nella giusta direzione. Infatti, l’illusione di essere immuni dalla sofferenza e dal dolore ci fa perdere di vista la relazione con il Signore, Colui che è la fonte della vita.
Così anche Gesù, annunciando per la seconda volta la sua Passione, vuole evitare ai discepoli l’illusione di un Dio “potente alla maniera umana”. Il Signore viene a salvarci e guarirci scegliendo la via della Croce, amando la nostra fragilità. Insieme a Lui possiamo anche noi abbracciare la nostra fragilità, guardarla senza essere sopraffatti dalla paura. E lì troveremo anche motivo di gratitudine verso “il nostro Creatore”.

“Nella conversione e nella calma sta la nostra salvezza, nell’abbandono
confidente sta la nostra forza” (cfr Is 30,15)

Dalle Ammonizioni [FF 154]
Di che cosa dunque puoi gloriarti? […] anche se tu fossi più bello e più ricco di tutti, e se tu operassi cose mirabili, come scacciare i demoni, tutte queste cose ti sono di ostacolo e nulla ti appartiene, e in esse non ti puoi gloriare per niente; ma in questo possiamo gloriarci, nelle nostre infermità e nel portare sulle spalle ogni giorno la santa croce del Signore nostro Gesù Cristo.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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