Mc 9,38-40

Se il Signore vorrà, vivremo

Se il Signore vorrà, vivremo

Mercoledì  VII  Settimana del Tempo Ordinario
Giac 4,13-17   Sal 48   Mc 9,38-40
San Policarpo vescovo

Nella sua lettera Giacomo ammonisce i ricchi commercianti che contano solo su loro stessi. Mette in luce due verità utili da ricordare: il limite della nostra conoscenza e la fragilità della nostra vita. “Non sapete quel che succederà domani!”. Qui il verbo sapere ha proprio l’accezione della conoscenza che poggia sulle certezze e il pieno controllo degli eventi. E chi può averla sulla propria vita? Certo non siamo degli sprovveduti in balia del caso; ma neanche padroni del nostro destino. La persona sapiente sa agire con intelligenza, ma affida con fiducia il suo avvenire alle mani provvidenti di Dio. E soprattutto chiede a Lui la luce per discernere scelte e progetti. Nella preghiera affida al Signore i suoi desideri e sogni, come si fa con l’amico più caro. L’altra realtà importante è la fragilità della nostra vita, “vapore che appare per un istante e poi scompare”. Dio ama profondamente questa nostra fragilità. Lui stesso l’ha voluta assumere, facendosi carne e abitando tra noi. Ha dato per noi la sua vita perché avessimo la pienezza della vita che non muore.

“Signore, davanti a te ogni mio desiderio” (Sal 38)

Dalle Laudi e preghiere [FF 268]
Sia santificato il tuo nome: si faccia luminosa in noi la conoscenza di te, affinché possiamo conoscere l’ampiezza dei tuoi benefici, l’estensione delle tue promesse, la sublimità della tua maestà e la profondità dei tuoi giudizi.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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