Lc 24,36

Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!» – Lc 24,36

Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!» – Lc 24,36

Il Risorto irrompe nelle ore concitate del “giorno dopo il sabato”. Mentre i discepoli di Emmaus sono ancora intenti a testimoniare agli apostoli – nascosti ed impauriti – la loro esperienza pasquale, ed il fatto che hanno riconosciuto Cristo “nello spezzare del pane”… ecco Gesù che “stette in mezzo a loro”: l’Emmanuele/Dio-con-noi è anche il Risorto/Dio-tra-noi. Il saluto è inequivocabile: “Pace a voi!”. Sono le prime parole rivolte agli amici… Continua

Pellegrinaggio alla Verna

Pellegrinaggio alla Verna

Da qui, dove il monte dell’Averna s’erge imponente e diverge a delta la piana Aretina, parte il mio pellegrinaggio e m’incammino su un tratturello, che s’incastra nella roccia tra un susseguirsi di alte giogaie, solchi profondi, conche naturali e gore, e mena su fin dove la cresta declina sull’antico borgo della Beccia. Da questo passo montano, m’abbarbico per la china Anselice nel solco di Francesco su sassi tassellati in erbe… Continua

Lc 24,13-35

«Allora i loro occhi si aprirono e lo riconobbero» – Lc 24,13-35

«Allora i loro occhi si aprirono e lo riconobbero» – Lc 24,13-35

La liturgia odierna ci fa tornare “sui passi di Emmaus” insieme a Clèopa ed il suo misterioso compagno senza nome (possiamo metterci il nostro di nome: …non siamo forse umanamente tutti noi “compagni” di Clèopa? Nelle nostre delusioni, nelle nostre paure…). La lettura evangelica infatti ripete per i distratti il vangelo della celebrazione vespertina della domenica pasquale… La bellezza del racconto è sconvolgente per i tanti e tanti temi vitali ed… Continua

L’invidia. Ovvero la malattia del nostro sguardo

L’invidia. Ovvero la malattia del nostro sguardo

Invidia etimologicamente viene dalla radice latina in-video che indica il guardare con sguardo bieco. Spesso è confusa con l’avidità o con la gelosia. L’invidia si caratterizza come un desiderio ambivalente: possedere ciò che gli altri possiedono o che gli altri perdano quello che possiedono. In realtà l’invidia non riguarda i beni: l’enfasi è sul confronto della propria situazione con quella delle persone invidiate e non sul valore intrinseco dell’oggetto posseduto… Continua

Mc 16,1-7, Mc 16,1-8

5 aprile 2015, Pasqua di risurrezione, “Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole” (Mc 16,2)

5 aprile 2015, Pasqua di risurrezione, “Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole” (Mc 16,2)

Dopo la notte del tradimento, dopo il buio seguito alla morte in croce di Gesù e l’oscurità dell’attesa, dopo questa lunga notte dei cuori, ecco, finalmente, il mattino. My God, what a morning! Mio Dio, che mattino ! canta uno spiritual  consacrato a dire la Pasqua. Solo così: morning, mattino. Senza spiegazioni, senza aggettivi, senza chiarimenti. Come fosse l’unico per la storia e per la fede. E lo è davvero… Continua

5 aprile 2015, pasqua di resurrezione

5 aprile 2015, pasqua di resurrezione

Dal Vangelo Giovanni 20,1-9 Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si… Continua

Dalla liturgia al vissuto/ 2: Angela da Foligno e l’esperienza del Sabato Santo

Dalla liturgia al vissuto/ 2: Angela da Foligno e l’esperienza del Sabato Santo

È indubbiamente questo uno dei passaggi più sorprendenti del Memoriale. L’esperienza di Angela nel sepolcro è descritta con un linguaggio sponsale e sensuale insieme, in particolare il bacio rappresenta il punto di massimo contatto tra la mistica e Cristo, in un gioco di attrazione e seduzione che fonde in uno amore umano e amore divino. Dopo le cose dette sopra, il giorno di sabato santo la fedele di Cristo mi… Continua

Il sabato del silenzio liberante

Dopo la furia omicida del venerdì, il sabato tutto tace. C’è chi si dispera e si barrica dietro porte e paure. C’è chi attende contro ogni speranza. Silenzio. Per Chiara è il linguaggio di chi ama. Francesco lo ha ricercato nei boschi e nelle quaresime. Lo ha imposto agli uccelli mente celebrava le lodi insieme con un suo confratello. Oggi è il sabato giusto per imporsi una qualche forma di… Continua

Dalla liturgia al vissuto/ 1: Angela da Foligno e l’esperienza del Giovedì Santo

Dalla liturgia al vissuto/ 1: Angela da Foligno e l’esperienza del Giovedì Santo

Proponiamo per la meditazione in questi giorni l’esperienza – sorprendente per il suo crudo realismo – della mistica francescana Angela da Foligno. Il Giovedì Santo – in un contesto liturgico del tutto peculiare, dunque – Angela sperimenta quanto la liturgia propone in uno spazio di per sé paradossale, dove non è l’ordine e la bellezza del rito, ma un lebbrosario memoriale della lavanda dei piedi e della mensa eucaristica. Come… Continua

L’Ufficio della Passione

Un modo per meditare il Vnerdì Santo è leggere l’Ufficio della Passione del Signore, scritto da Francesco. Attraverso la sua personalissima ricombinazione di testi salmodici, Francesco ripercorre tutto il mistero redentivo di Cristo, dall’incarnazione al suo ritorno. Il tutto riportato all’iniziativa del Padre, invocato da Gesù-Francesco. L’Ufficio esprime l’immedesimazione di Francesco nel mistero che egli contempla e celebra. E’ il suo personalissimo trattato di Cristologia e, insieme, la testimonianza della… Continua

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Messaggero di Sant'Antonio