Dopo un periodo di forzato riposo, sperando invano di ritemprare il suo corpo infermo, sebbene impedito nel camminare, Francesco volle comunque intraprendere una nuova missione apostolica, muovendosi, questa volta, dentro il perimetro Umbro ed in parte nelle Marche. Purtroppo, però, nonostante in groppa ad un asinello ed aiutato dai suoi confratelli, erano quelle pellegrinazioni delle dolorosissime stazioni della Via Crucis, dalle quali dovette ben presto desistere. Era ormai preda dei… Continua
In questo mese di maggio ci aiuta meditare sullo sguardo di Francesco e Chiara d’Assisi a Maria. Entrambi attenti e stupiti dall’umanità in lei così toccata, incisa, come da «spada a doppio taglio» (Eb 4,12), dal divino, ce la rendono familiare, vicina, donna pellegrina e itinerante con noi. Francesco la contempla, nel Saluto a lei dedicato, quale dimora di Dio, «palazzo… tabernacolo… casa» , ma anche suo «vestimento» e «ancella»… Continua
Nella cultura dominante l’aggressività è divenuta un tabù. Nella società del political correct, del fair play, dell’attimino, del buonismo, etc., essere aggressivi, o meglio mostrarsi aggressivi, è out. Il che genera in noi un pregiudizio di fronte al tema dell’ira: non essendo persone che vanno in giro aggredendo il proprio vicino (urla, botte, menomazioni, duelli, lupara, etc.) potremmo pensare che tutto questo ci riguardi solo tangenzialmente. Dobbiamo ricordarci che la… Continua
“Via dalla pazza folla” era un romanzo di parecchi anni fa, da cui, altrettanti anni fa, era stato ricavato anche un film. Effettivamente il termine sa di negativo: di anonimità, di spersonalizzazione, talvolta anche di irrazionalità. Quando la folla invasata ha dato la caccia a streghe o untori, ha abbattuto tiranni ma solo per adorare acriticamente il capo successivo. Marciando nella folla abbiamo reclamato i nostri diritti, o altre volte… Continua
Dal Vangelo Giovanni 10,11-18 In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon… Continua
Dal Vangelo Luca 24,35-48 In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma…. Continua
Di fronte ad eventi naturali violenti ed imprevisti, ci sentiamo senza difese: proviamo sulla nostra pelle, e purtroppo qualcuno, talvolta anche troppi, sulla propria vita, cosa significa essere in balia delle forze irrazionali della natura. Valanghe, maremoti, tsunami, terremoti, alluvioni, eruzioni vulcaniche, hanno sempre fatto paura all’uomo. Il quale qualche volta c’ha messo anche del suo, non ascoltando segnali premonitori, costruendo irresponsabilmente le proprie case in zone a rischio, non… Continua
Dal Vangelo Giovanni 20,19-31 La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato… Continua
La liturgia odierna ci fa tornare “sui passi di Emmaus” insieme a Clèopa ed il suo misterioso compagno senza nome (possiamo metterci il nostro di nome: …non siamo forse umanamente tutti noi “compagni” di Clèopa? Nelle nostre delusioni, nelle nostre paure…). La lettura evangelica infatti ripete per i distratti il vangelo della celebrazione vespertina della domenica pasquale… La bellezza del racconto è sconvolgente per i tanti e tanti temi vitali ed… Continua
Invidia etimologicamente viene dalla radice latina in-video che indica il guardare con sguardo bieco. Spesso è confusa con l’avidità o con la gelosia. L’invidia si caratterizza come un desiderio ambivalente: possedere ciò che gli altri possiedono o che gli altri perdano quello che possiedono. In realtà l’invidia non riguarda i beni: l’enfasi è sul confronto della propria situazione con quella delle persone invidiate e non sul valore intrinseco dell’oggetto posseduto… Continua