Chiara d’Assisi è una delle sante più luminose e conosciute della storia. San Francesco la chiama “la cristiana”, il vangelo è la sua forma di vita, gli ostacoli sul cammino sono per lei polvere. E noi ci chiediamo: come ha fatto? Ci sono state delle ombre o dei momenti difficili nella sua vita? Dicono qualcosa i documenti antichi sulla sua evoluzione umana e spirituale? Non solo: se i passaggi difficili… Continua
Attraverso un testo distante da noi più di cinque secoli, il lettore viene condotto a rivivere la straordinaria esperienza di un gruppo di donne coraggiose, di nobili origini, desiderose di vivere radicalmente la loro vocazione di Sorelle Povere di santa Chiara. La figura che spicca all’interno di questo gruppo è quella di santa Caterina da Bologna, cresciuta ed educata nella raffinata corte estense a Ferrara, dove studia musica, pittura, danza,… Continua
Chiara detta le sue ultime volontà quando ancora non sa che la sua Regola è stata approvata; quando il rapporto, fattosi burrascoso, con i frati ancora non s’è quietato; insomma quando le realtà umane per cui aveva caparbiamente lottato una vita paiono travolte da volontà avverse. Cosa diviene il suo testamento? Un magro e lagnoso bilancio? Un’invettiva? Un ripiegamento difensivo su sé stessa? No! In una parola: il futuro! Non… Continua
Nella Regola (o Forma Vitae) di Chiara d’Assisi la clausura è trattata nel quinto e nell’undicesimo capitolo. Quest’ultimo in particolare è volto a regolare l’entrata di estranei in monastero e presenta diverse indicazioni relative alla custodia delle porte e alla cura perché ad entrare siano poche persone fidate e in tempi determinati della giornata. L’ultimo capitolo della Regola, invece, è dedicato a quelle figure che hanno il compito di sostenere… Continua
La Regola scritta da Chiara, è un testo che mette “nero su bianco” l’esperienza di vita da lei già lungamente sperimentata a San Damiano insieme alle Sorelle che il Signore le aveva donato. Ma perché codificare un’esperienza di vita? Certo per autenticarla e proteggerla attraverso un’approvazione ufficiale chiesta con insistenza alla Madre Chiesa. Il primo riconoscimento arriva dal Cardinal Protettore dell’Ordine dei frati minori (oggi diremmo dal delegato del Papa… Continua
«Audite, poverelle dal Signore vocate, ke da multe parte e provincie sete adunate…» (Aud: FF 263). Questo testo, il cui manoscritto è stato ritrovato presso il monastero di Novaglie (Verona), è presente nelle Fonti Francescane nella sezione dedicata alle preghiere di Francesco. Le coordinate spazio-temporali di questa lauda ci sono date dalla Compilazione d’Assisi (una delle varie biografie di San Francesco) che così narra: «Il beato Francesco soggiornò a San… Continua
La cucina del monastero richiama alla mente ricchezza di tradizioni e saperi culinari, di processi lavorativi, di modalità di cottura e conservazione sedimentatisi nei secoli, custoditi e tramandati dalle cuoche anziane alle giovani, ma anche l’adeguamento ad una rigorosa disciplina alimentare che di regola i monasteri hanno adottato, limitando il piacere alimentare nella convinzione che la crescita spirituale richieda anche una mortificazione corporale attraverso forme di digiuno e astinenza. Così… Continua
La sala capitolare (probabilmente dall’uso di canonici e religiosi di leggere in adunanza un capitolo della regola o un passo della Scrittura) rappresenta uno dei luoghi più importanti della vita comunitaria: essa è il luogo in cui la comunità si riunisce per decidere eventi fondanti del monastero. Ivi, infatti, viene anzitutto eletta l’abbadessa; ivi le sorelle votano l’ammissione delle postulanti, novizie professe di voti temporanei e solenni. Qui il capitolo… Continua
Ho appena finito il riordino del mattino e chiedo alla sorella inferma: «Preferisci fare adesso la colazione o la vuoi un po’ più tardi?». «Come vuoi tu, come ti fa più comodo, per me è la stessa cosa!». Questa risposta mi fa percepire tutta l’attenzione della sorella ammalata nei miei confronti! Dimenticavo di dire che la nostra infermeria è una piccola corsia di Ospedale: un corridoio con un ampio ingresso… Continua
Scrive Chiara d’Assisi nella sua Regola: «E come io, insieme con le mie sorelle, sono stata sempre sollecita nel custodire la santa povertà […] così le abbadesse che mi succederanno e tutte le sorelle, siano tenute ad osservarla inviolabilmente fino alla fine: vale a dire nel non ricevere o avere possessi o proprietà o anche qualunque cosa che ragionevolmente possa dirsi proprietà, se non quel tanto di terra che richiede… Continua