L’orto delle Clarisse

L’orto delle Clarisse

Scrive Chiara d’Assisi nella sua Regola: «E come io, insieme con le mie sorelle, sono stata sempre sollecita nel custodire la santa povertà […] così le abbadesse che mi succederanno e tutte le sorelle, siano tenute ad osservarla inviolabilmente fino alla fine: vale a dire nel non ricevere o avere possessi o proprietà o anche qualunque cosa che ragionevolmente possa dirsi proprietà, se non quel tanto di terra che richiede la necessità, per l’onestà e l’isolamento del monastero; e quella terra non venga lavorata se non come orto per la necessità delle sorelle stesse» (RsC 6,10-15: FF 2791). E ribadisce ancora nel Testamento: «Colei che avrà l’ufficio di abbadessa, insieme con le altre sorelle, usi la precauzione di non acquistare né ricevere terreno attorno, se non quanto richiede l’estrema necessità di un orto per coltivare gli erbaggi» (TestsC 53-55: FF 2844).
Chiara è una donna troppo intelligente e radicale, fin troppo esigente con se stessa e con le sorelle per scivolare in comode eccezioni e concedersi facili sfizi. E allora mi chiedo: perché rifiuta con tenacia e forza, fino a battagliare con un papa, ogni possesso e proprietà fatta eccezione di un orto? Che cosa avrà di così prezioso un piccolo orto?
Mentre penso e rifletto faccio una passeggiata nel nostro orto e, senza neanche sforzarmi troppo, comprendo che esso è davvero un maestro, un maestro di vita! La sua funzione non è solo il sostentamento della comunità, non ha scopo di commercio, ma collabora all’equilibrio vitale della persona. Nonostante il nostro sia al centro del paese, vi respiro silenzio e riservatezza. Chiara aveva ben compreso che per la nostra vita nascosta e riservata era bene non essere viste dall’esterno. Anche il nostro orto è circondato da mura, ma non per separarci dai nostri vicini, piuttosto per garantire il silenzio, il ritiro, la custodia del cuore, affinché non ci siano elementi esterni a turbare il ritmo di una vita vissuta solo per Dio.
Le sorelle di San Damiano ricavavano dall’orto i legumi, il cibo dei poveri; il nostro è un poco più ricco: pomodori, peperoni, zucchine, fagiolini, melanzane… I frutti di oggi mi rimandano alla fatica dell’inverno quando arriva il momento di preparare la terra, di rompere le zolle indurite dal gelo. Ripenso a quel dolore alle braccia per fare i solchi che ti accompagna per qualche giorno, alla speranza che il seme marcisca sotto terra e poi germogli, alla delusione del fallimento, alla “pazienza del contadino”, alla costanza nell’innaffiare, al piacere del nutrirsi dei frutti insieme alle sorelle… «Chi non vuol lavorare neppure mangi» (2Ts 3,10).
Che bello il nostro orto! È bello alla vista: ammiro i colori dei gladioli e delle rose in questo caldo agosto. È bello all’olfatto: respiro il profumo del rosmarino, della mentuccia e del basilico. È bello al gusto: buono direi! I pomodori sanno di pomodoro e la pasta alle verdure di ieri era squisita! È bello al tatto: accarezzo i grappoli di uva, penso al vino, simbolo del sangue di Gesù versato per noi, per me, per tutti. È bello all’udito: sarebbe incompleto il nostro orto senza il canto dei tanti uccelli, senza il frinire delle cicale e senza il soffio del vento che accarezza i pini.
Grazie Chiara, grazie per il tuo radicalismo estremo, ma anche per il tuo equilibrio che profuma di umanità, grazie perché non hai fatto di nulla un idolo, neanche della povertà!

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ARTICOLO DI: Clarisse urbaniste

“Sorelle Clarisse – Federazione urbanista. Donne che hanno scelto di seguire più da vicino Gesù, seguendo la testimonianza di vita di san Francesco e santa Chiara, nella vita fraterna, nella povertà e nella preghiera quotidiana. «Dietro una grata», come semplificando si sente dire dai più, per cercare di immaginarsi cosa sia la clausura e la vita contemplativa. La Federazione di Santa Chiara d’Assisi delle Monache Clarisse Urbaniste d'Italia è formata dai Monasteri che professano la Regola delle Suore di S. Chiara promulgata da Papa Urbano IV nel 1263. Da qui il nome di Clarisse Urbaniste. Siamo dislocate in tutta Italia e abbiamo 3 monasteri all’estero: in Venezuela, Messico e Romania. Info: www.clarisse.it”

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