Lunedì X Settimana Tempo Ordinario
Gen 3,9-15.20 Sal86 Gv19, 25-34
Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, Memoria
“L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi” (Gn3,20)
Maria e il discepolo amato, ai piedi della croce, sono le presenze amorevoli che condividono con Gesù il momento più doloroso. Ma rappresentano anche, proprio come la tunica senza cuciture, tessuta d’un pezzo da cima a fondo (v.23), il popolo messianico che Dio voleva costituire. Ai soldati che si spartiscono le vesti, si contrappongono coloro che restano vicini al Signore, uniti a lui fino alla fine. Proprio lì, ai piedi della croce, nasce la Chiesa. La Madre e il discepolo, affidati l’uno all’altro dal Signore, ricevono una nuova identità e una nuova parentela, trasformata e redenta. È la comunione d’amore che unisce tutti i credenti, li rende Chiesa unita e legata a Maria. Ecco perché Papa Francesco istituì la festa della Madre della Chiesa: Maria «accetta il testamento di amore del Figlio (…) divenendo custode amorosa della Chiesa che, in croce, Cristo ha generato».
Dalla Regola non bollata [FF 64]
E ti rendiamo grazie, perché con il verace e santo tuo amore, hai fatto nascere lo stesso vero Dio e vero uomo dalla gloriosa sempre vergine santa Maria e, per la croce, il sangue e la morte di lui, ci hai voluti redimere dalla schiavitù.
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