Dal Vangelo Giovanni 20,1-9 Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si… Continua
È indubbiamente questo uno dei passaggi più sorprendenti del Memoriale. L’esperienza di Angela nel sepolcro è descritta con un linguaggio sponsale e sensuale insieme, in particolare il bacio rappresenta il punto di massimo contatto tra la mistica e Cristo, in un gioco di attrazione e seduzione che fonde in uno amore umano e amore divino. Dopo le cose dette sopra, il giorno di sabato santo la fedele di Cristo mi… Continua
Proponiamo per la meditazione in questi giorni l’esperienza – sorprendente per il suo crudo realismo – della mistica francescana Angela da Foligno. Il Giovedì Santo – in un contesto liturgico del tutto peculiare, dunque – Angela sperimenta quanto la liturgia propone in uno spazio di per sé paradossale, dove non è l’ordine e la bellezza del rito, ma un lebbrosario memoriale della lavanda dei piedi e della mensa eucaristica. Come… Continua
Con la «Evangelii gaudium» papa Francesco ha riportato all’attenzione della Chiesa il tema della bella notizia come causa della nostra gioia. A partire da questo invito, a tornare al cuore del Vangelo, un gruppo di frati francescani, docenti presso la Pontificia Facoltà san Bonaventura di Roma, ha pensato di riflettere teologicamente e da fratelli sul tema della gioia credente, secondo le competenze di ciascuno, affinché la diversità delle voci e… Continua
Oggi l’omelia è un messaggio a rischio, un discorso pubblico che perde consensi. Fare la morale oltre che perdente è antievangelico, e la sola dottrina non è in grado di nutrire la vita cristiana. Il contesto fortemente mediatizzato, poi, ci ha resi uditori insieme distratti e raffinati, soggetti a una vera e propria mutazione antropologica: comunicare è prima di tutto incontro (essere-con) e scambio. Papa Francesco, nella Evangelii gaudium, scrive:… Continua
“Vegliate in ogni momento pregando” (Lc 21,36). Più volte Gesù raccomanda ai suoi discepoli di “vegliare”, cioè di essere vigilanti per essere pronti a cogliere la venuta del Signore, ma anche per non lasciare che il proprio cuore si appesantisca “in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita” (Lc 21,34). Anche nel Getsèmani Gesù dice a Pietro, Giacomo e Giovanni: “Vegliate e pregate per non entrare in tentazione”. La vigilanza, dunque,… Continua
Dal Vangelo Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Marco 14,1 – 15,47 Alle fonti Leggenda dei tre compagni, 51: FF 1460 Terminata l’orazione, il Santo si presentò al sommo pontefice e gli raccontò in tutti i particolari la parabola rivelatagli dal Signore. E aggiunse: «Sono io, signore, quella donna poverella che Dio ama e per sua misericordia ha reso bella e dalla quale si compiacque avere dei figli. Il… Continua
Dal Vangelo Giovanni 12,20-33 In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità,… Continua
Non si può proprio dire che Dio non sappia entrare nel vivo della nostra quotidianità! O che non privilegi quei momenti della nostra giornata che noi per primi deputiamo a rappresentare come uno spazio privilegiato: per le nostre relazioni familiari, per l’ospitalità al nuovo venuto, per i momenti pur necessari al nostro fisico e al nostro spirito. Momenti che rischiamo di dare per scontati, come il pranzo o la cena,… Continua
Per poter comprendere adeguatamente le parole di un testo occorre fare almeno due tipi di lettura: anzitutto scorrere il testo così come si presenta e cercare di comprenderlo per come è stato scritto, nella sua interezza e nell’immediatezza del suo significato. Poi occorre penetrare la logica con cui il testo è stato scritto per coglierne il significato in modo più profondo e non limitarsi alla superficie con il rischio di… Continua