Mt 16,13-19

Riconoscerlo

Riconoscerlo

Giovedì XII Settimana del Tempo Ordinario
At 12,1-11   Sal  33    2Tm 4,6-8.17-18  Mt 16-13-19
Santi Pietro e Paolo, solennità

Dopo del tempo in cui Gesù convive con i dodici, domanda alla comunità chi è per loro. Il gruppo rimane forse un po’ sgomento, ma il solito Pietro interviene: Tu sei il Cristo il figlio del Dio vivente. Pietro sorprende sempre con le sue risposte! Ma perché Gesù chiede di essere riconosciuto? Riconoscere indica un valore aggiunto alla conoscenza, un gustarla in profondità, un sentire affettivo, una comunicazione di bene. Un altro significato è essere accettato unanimemente, che tutta la comunità degli Apostoli sia unita in Lui. Dopo averlo riconosciuto, allora, sarà possibile anche presentarsi al suo cospetto nel Regno dei cieli ed entrare, perché sappiamo davvero e in  profondità chi è Gesù. Non è uno tra i tanti: per noi è il tutto. Non possiamo permetterci di non riconoscerlo …  è questo il cammino per tutti!  

Signore Gesù, tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente: cresca in noi la fedeltà di San Pietro e San Paolo.

Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [FF 1174]

Anche il sultano, infatti, vedendo l’ammirevole fervore di spirito e la virtù dell’uomo di Dio, lo ascoltò volentieri e lo pregava vivamente di restare presso di lui. Ma il servo di Cristo, illuminato da un oracolo del cielo, gli disse: «Se tu, con il tuo popolo, vuoi convertirti a Cristo, io, per suo amore, resterò molto volentieri con voi. Se invece esiti ad abbandonare la legge di Maometto per la fede di Cristo, da’ ordine di accendere un fuoco il più grande possibile: io, con i tuoi sacerdoti, entrerò nel fuoco e così, almeno, potrai conoscere quale fede, a ragion veduta, si deve ritenere più certa e più santa». Ma il sultano a lui: «Non credo che qualcuno dei miei sacerdoti abbia voglia di esporsi al fuoco o di affrontare la tortura per difendere la sua fede». E il santo a lui: «Se mi vuoi promettere, a nome tuo e a nome del tuo popolo, che passerete alla religione di Cristo, qualora io esca illeso dal fuoco, entrerò nel fuoco da solo. Se verrò bruciato, ciò venga imputato ai miei peccati; se invece la  potenza divina mi farà uscire sano e salvo, riconoscerete Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio, come il vero Dio e signore, salvatore di tutti.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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