M come… merenda!

M come… merenda!

E merenda come gioco, momento conviviale di gratuità e amicizia. Pausa, fisica, temporale persino, ma soprattutto simbolica: interrompiamo lo scorrere delle nostre attività serie, e ci regaliamo una parentesi, sovvertendo urgenze, scadenze, impegni. Ci riappropriamo della nostra vita nelle sue dimensioni più… inutili! Basta poco. Un pezzo di pane, una mela, una tazza di tè: l’importante è nutrirsi di sguardi, incontri, allegria, condivisione. Si può fare merenda attorno a un… Continua

Silenti segali di parole indomabili (Lc 21, 29-33)

Silenti segali di parole indomabili (Lc 21, 29-33)

Il regno di Dio è vicino a qualsiasi cambiamento. Gesù attira la nostra attenzione sul germogliare silenzioso e incontenibile delle piante per mostrare il pacifico erompere del regno. Nessuna generazione passerà, benché bislacca e distratta, che non possa vedere germogliare le parole di Gesù. Ignorare non vuol dire cancellarle. Men che meno fermarle. Parole potenti, che narrano i nostri vissuti. Li leggono, accostandoli a immagini familiari. Ce ne fanno presentire… Continua

Inopinata libertà (Lc 21, 20-28)

Assedio, distruzione, morte. La fine di Gerusalemme, nel 70. Rasa e resa suolo calpestabile dai pagani. Sembrava un capitolo tombalmente chiuso, sostituita ex novo con una città dal nome tutto esotico di Elia Capitolina. Tutti gli Ebrei forzati alla diaspora. Gesù invita i suoi a non spaventarsi di fronte a eventi devastati di tale portata. Nemmeno di fronte a eventi cosmici ancora più paurosi. Proprio allora, nel vortice di quei… Continua

La paura irresponsabile che uccide il talento (Mt 25, 14-30)

La parabola dei talenti è tra le più famose e più citate del Vangelo. Parla di un uomo che parte per un viaggio e affida i suoi talenti – capitali corrispondenti al valore di intere vite di lavoro – ai suoi servi, certo del suo discernimento circa le loro effettive capacità di gestirli. A un servo affida cinque talenti, a un secondo due e a un terzo un talento. I primi… Continua

Il sale e gli avvoltoi dei rimpianti (Lc 17, 26-37)

Business as usual. Impegnati, appunto, nei soliti affari, arriva il diluvio e solo il folle Noè si salva. Oppure: piove fuoco e zolfo dal cielo e solo Lot lascia Sodoma per scampare. La moglie tuttavia si volge indietro nostalgica. Non sa staccarsi da quella che è stata la sua vita e diventa di sale. Perde la sua vita perché ha voluto salvarne la versione precedente. La novità di Dio l’ha… Continua

Imbottigliare il regno (Lc 17, 20-25)

Imbottigliare il regno (Lc 17, 20-25)

«Quando verrà il regno?». «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione. […] Il regno di Dio è in mezzo a voi.» Gesù ci libera da delusioni limitanti. Sorpassa il nostro tendere a rinchiudere tutto dentro qualche pur incerto confine rassicurante. Il regno non è transennabile. Semmai è vero il contrario: il regno è già presente. Ci avvolge e ci abita e senza strepitare. Frequenta il nostro… Continua

Lc 17,11-19

La salute che uccide (Lc 17, 11-19)

«Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». Gesù ha un feeling involontario con i Samaritani, disprezzati dagli ebrei. Oggi è Gesù ad attendersi un grazie. Non era certo suo dovere risanare quel gruppo di 10 lebbrosi. Uno solo è tornato, una redemption bassa. Samaritano, per giunta. Il solo che ha capito che la salute non basta. Che il dono, ancorché straordinario, senza… Continua

Lc 17,7-10

La non ovvia libertà del servire (Lc 17, 7-10)

La non ovvia libertà del servire (Lc 17, 7-10)

«Siamo servi inutili». Era necessario anche Gesù per demotivarci al lavoro e al servizio? Dopo tanto fare, anche inutili saremmo? Bella riconoscenza! Ottimo per valorizzare le risorse umane! E’ l’ovvio reagire all’altrettanto ovvio attendersi un grazie a dovere fatto. Nulla di strano. Tuttavia Gesù insiste. Anche oggi va oltre l’ovvio. Per lui inutilità fa rima con libertà. In che modo? Gesù ci mostra il sottile e pretenzioso diritto all’esser riconosciuti… Continua

Lc 17,1-6

Adulti a oltranza (Lc 17, 1-6)

Anche oggi il Vangelo sfida. Gesù ci dice cosa ne pensa di noi: adulti liberi e responsabili. E ci rimanda alle nostre responsabilità, a partire dagli scandali da evitare. Perché le vittime sono sempre i piccoli, senza età anagrafica. Da cui l’inequivocabile e inevitabile: «State attenti a voi stessi!». Nulla è da dare per scontato nell’abisso del cuore umano. Niente pericolosi e ipocriti buonismi. Invece, scelte continuative di rispetto e… Continua

Lc 16,9-15

Dio senza prezzo (Lc 16, 9-15)

Dio senza prezzo (Lc 16, 9-15)

Dio è fuori mercato. Senza prezzo. Inutile tentare di comprarlo. I beni, qualsiasi bene, ce l’ha già dato lui, in anticipo. Attaccarsi a questi pone in una situazione imbarazzante, da miserevoli, che più accumulano più si confermano poveri. Più onnipotenza cercano, più si proclamano inani. Incompatibile perciò servire insieme Dio e Mammona. Sono due vite, due spiritualità diverse, di qualità incommensurabile. L’una ripiegata a inseguire una sicurezza mortalmente minata e… Continua

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