Il vangelo di Marco inizia con un grido, nel deserto. Un attacco drammatico, in un luogo inatteso, spietato ed eluso, che calcina anche i pensieri. Dio lo incontri dove non te lo aspetteresti mai. Lo incontri proprio lì dove mancano le parole: nel vuoto deserto dell’anima. Da enorme e assurdo labirinto – forse il peggiore – si trasforma ora in una possibile mappa stradale, grazie al grido squarciante di Giovanni…. Continua
Una scala è fatta per salirvi e scendervi. E non per passarvi sotto, che appunto porta sfortuna. La vita lo è, e infatti c’è chi sale, pochi a dire il vero, e chi scende, tanti. Anche in paradiso ci si va salendo una scala. Non tutti, qualcuno incespica nei pioli e può cadere verso l’inferno. Di affreschi simili sono piene le chiese. La stessa spiritualità cristiana si è appropriata di… Continua
«Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia a infermità». Le profezie messianiche si realizzano in Gesù. La sua compassione ela sua stanchezza lo portano a chiedere ai suoi stessi discepoli di pregare con lui perché il Padre mandi operai nella sua messe. Un’umanità stanca, sfinita, disorientata. Gesù non è per i gruppi ristretti. E’ sempre in uscita…. Continua
«Sia fatto a voi secondo la vostra fede». Due ciechi credono che Gesù possa ridar loro la vista. Gesù segue la loro fede. Restituire la vista è uno dei segni messianici della venuta del Regno. Ciò che impressiona è la rapidità del dialogo e la qualità della fede dei due ciechi. Come se quella cecità fosse servita loro per maturare a lungo quell’incontro e quel livello di relazione dove una… Continua
«Non chiunque mi dice: Signore, Signore entrerà nel regno dei cieli, ma che lui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli». Le chiacchiere, soprattutto le più compiacenti, non sono una garanzia. La polizza sulla vita passa per il fare. Fare è costruire la casa – noi stessi – sulla roccia della sua parola. Fare è scavare fino a quella roccia. Fare è non accontentarsi della pur… Continua
Nel tempo liturgico d’Avvento, quale cammino di attesa e, insieme, di ri-conformazione al nostro essere come discepoli chiamati a farci spazio e dimora di Dio tra gli uomini, il mistero della Parola che si fa carne interpella la nostra disponibilità ad ascoltare e a dare alla luce quanto ascoltato. Ogni discepolo, donna o uomo, ha in sé, come grazia, la potenzialità “materna” di generare per gli altri il Cristo incontrato… Continua
«Sento compassione per questa folla». Le viscere di Gesù vibrano di fronte a sofferenze e fame degli altri. Gesù guarisce mutismi, storpiature invalidanti, cecità. Non gli basta guarire. La fame è qualcosa di ancora più intimo. Pani e pesci benedetti sfamano una folla digiuna di tre giorni. Chi mangia non capisce che è solo all’antipasto del Regno. Ma già questo fa impazzire di gioia. Gesù li ha ascoltai fino a… Continua
Ieri il centurione. Oggi i piccoli. Tutti accomunati da una caratteristica controintuitiva: piccolo significa vicino a Dio. Il centurione ha disarmato Gesù stesso spogliandosi fino al proprio più tenero affetto. I piccoli, senza pretese per eccellenza, sono i naturali destinatari del segreto di Dio. Dotti e sapienti sono lontani, fuori sintonia finché non ridiventano piccoli. Trasparenti e terapeutici come gli occhi di un bambino. Gesù è felice, esulta nello Spirito… Continua
«In Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande». Gesù resta senz’armi di fronte al nemico, all’invasore e occupante romano. Impuro per definizione. Eppure quel soldato ha infranto i confini di questo pregiudizio appellandosi al più umano degli affetti – l’attaccamento – e al senso del dovere e del potere militari. Per convincere Gesù il centurione usa il suo stile di comando. Riconosce a Gesù un potere analogo… Continua
«Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!». Nell’andarsene il padrone di casa assegna un compito a tutti. Anche al portiere, al quale ordina in modo esplicito di stare sveglio, di vegliare. Il padrone vuole trovare tutti svegli, non persi e dispersi nel sonno di una notte buia e vaga. L’attenzione di Gesù nei nostri confronti è costante. Vuole incontrarci. Se non siamo svegli e pronti, chi incontra?… Continua