Felici noi
Venerdì XXX Settimana del Tempo Ordinario
Ap 7,2-4.9-14 Sal 23 1Gv 3,1-3 Mt 5,1-12
Tutti i Santi, solennità
Le Beatitudini che Gesù proclama nel Vangelo sono un autoritratto di quello che fa Lui, il Figlio di Dio. Sono ciò che Gesù è venuto a donare con il Suo Spirito ad ogni uomo. Sono un dono di Grazia che agisce in noi per renderci come Lui, per renderci persone nuove. Le beatitudini hanno anche un valore escatologico: indicano il giudizio di Dio sul mondo, indicano il senso della storia umana. Ci aprono all’infinito: ciò che già si è realizzato in Gesù, si realizzerà in ogni uomo della storia. È quello che hanno scoperto i santi, coloro che nella loro vita hanno creduto e messo in pratica il Vangelo. Santi perché separati, perché appartengono al Signore e per questo sono “beati”, cioè felici. Buona santità a tutti!
Rallegriamoci tutti nel Signore, in questa solennità di tutti i Santi: con noi si allietano gli angeli e lodano il Figlio di Dio (antifona d’ingresso).
Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [FF 1072]
A chi lo vedeva, sembrava un uomo dell’altro mondo: uno che, la mente e il volto sempre rivolti al cielo, si sforzava di attirare tutti verso l’alto. Da allora la vigna di Cristo incominciò a produrre germogli profumati del buon odore del Signore, e frutti abbondanti con fiori soavi di grazia e di santità.
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