Gv 3,16-18

4 giugno 2023 – DOMENICA – IX DOMENICA T.O – A – Solennità Santissima Trinità

Giovanni 3,16-18 – I n quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».

Riflessione biblica – La più grande condanna per l’uomo e la donna di tutti i tempi consiste proprio nel non credere a questo amore di Dio che si è spinto fino a dare il suo Figlio amato per ognuno di noi. È non sapere che il Figlio è voluto andare fino al punto più lontano, perché non ci sia lontananza dal Padre suo che Lui non possa percorrere per ‘venire a prenderci’; che non ci sia storia così perduta che in Lui e con Lui non possa ritrovare la via di casa, dove c’è un Padre che ci aspetta per riversare nel nostro cuore tutto il suo amore, il suo Spirito d’amore eterno e dirci: “Tu sei il mio figlio amato”. È condanna perché l’uomo da solo si infrangerà prima o poi nel suo limite e nella sua solitudine e non potrà far altro che morire. Ma Gesù rivela a Nicodemo che adesso in Lui questa condanna non esiste più.

Riflessione francescana – «Tutti amiamo con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente, con tutta la capacità e la fortezza, con tutta l’intelligenza, con tutte le forze, con tutto lo slancio, tutto l’affetto, tutti i sentimenti più profondi, tutti i desideri e le volontà il Signore Iddio, il quale a tutti noi ha dato e dà tutto il corpo, tutta l’anima e tutta la vita; che ci ha creati, redenti e ci salverà per sua sola misericordia; lui che ogni bene fece e fa a noi miserevoli e miseri, putridi e fetidi, ingrati e cattivi». (FF 69)

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ARTICOLO DI: Andrea Vaona

“fr. Andrea Vaona - francescano conventuale, contento di essere frate. Nato sul limitare della laguna veneta, vive in città con il cuore in montagna, ma volentieri trascina il cuore a valle per il servizio ministeriale-pastorale in Basilica del Santo a Padova e con l'OFS regionale del Veneto. Scrive (poco) e legge (molto). Quasi nativo-digitale, ha uno spazio web: frateandrea.blogspot.com per condividere qualche bit e idea.”

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