Mt 25,14-30

Trafficanti di talenti

Trafficanti di talenti

Sabato XXI Settimana del Tempo Ordinario
1Cor 1.26-31     Salmo 32     Mt 25, 14-30
Santa Monica, memoria

Direi che la Parola di oggi fuga ogni nostra presunzione di grandezza: non siamo amati, scelti, inviati perché bravi, sapienti, potenti o nobili; tutt’altro. Siamo un nulla, e la nostra fragilità – dice San Paolo – serve proprio a confondere chi si illude del contrario. Ma Dio, amandoci, ci fa forti, sapienti, nobili… Tuttavia, c’è una responsabilità affidata alla nostra iniziativa. L’ultimo servo del vangelo non fa fruttare il suo talento, perché non si lancia ad investire ciò che il padrone con fiducia gli aveva affidato. Oggi la liturgia ci propone la memoria di Monica, una donna forte e generosa, una mamma santa che ha fatto fruttare i suoi talenti. Il ricordo del figlio Agostino, nella lettura dell’Ufficio di oggi, ce ne offre un ritratto edificante. Racconta che lui e la mamma un giorno se ne stanno “soli, parlando con grande dolcezza, protesi verso il futuro, cercando di conoscere, alla luce della Verità presente che è Dio, la condizione eterna dei santi…anelanti verso la sorgente di vita”. Madre e figlio si sostengono vicendevolmente nella fede. Ecco: la fede è quel talento che Dio affida alla nostra responsabilità. Trafficarlo vuol dire custodirlo, farlo crescere, nella continua ricerca del regno. In questo misterioso cammino non siamo soli: il Signore ci mette accanto delle presenze preziose che ci sostengono con la testimonianza, la trasmissione della fede, l’intercessione.

Padre, tu ci hai dato tutto, ci hai amato tanto da dare a noi il tuo unico Figlio!

Dalle Ammonizioni [FF 165]
Veramente puri di cuore sono coloro che disdegnano le cose terrene e cercano le cose celesti, e non cessano mai di adorare e vedere il Signore Dio, vivo e vero, con cuore e animo puro.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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