At 16,1-10 Sal 99 Gv 15,18-21 “Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto (Gv 1,9-10) Il termine “mondo”, in particolare in Giovanni, indica una realtà collettiva formata da quanti hanno rifiutato di accogliere la luce e hanno preferito le tenebre. Sono quelli che hanno escluso… Continua
At 15,22-31 Sal 56 Gv 15,12-17 “Vi ho dato un esempio, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi” (Gv 13,15). I discepoli cambiano stato, ed entrano in un rapporto nuovo con Gesù. Non più servi, ma amici. Eppure dopo la lavanda dei piedi Gesù aveva chiesto ai discepoli di abbassarsi a servire. Non c’è contraddizione: saranno suoi amici, infatti, solo se sapranno farsi servi gli uni15 12-17… Continua
At 15,17-21 Sal 95 Gv 15,9-11 “”Capite quello che ho fatto per voi?” (Gv 13,12) In questi versetti Gesù pronuncia la parola “amore” e questo rimarrà il tema dominante della sua esortazione. C’è una “corrente” di amore che scaturisce dal Padre e si riversa sui discepoli e sul mondo, passando per il Figlio Gesù. Lo stato in cui Gesù esorta a rimanere, non è più – o non solo –… Continua
At 15,1-6 Sal 121 Gv 15, 1-8 “Ecco il seme della pace: la vite produrrà il suo frutto, la terra darà i suoi prodotti, i cieli daranno la rugiada: darò tutto ciò al resto di questo popolo” (Zac 8,12) Il contesto agricolo palestinese si presta alla metafora della vite che Gesù usa. Nell’Antico Testamento è un simbolo ricorrente: è lo sbocciare della vita nuova dopo il diluvio, il frutto della terra promessa,… Continua
At 14,19-28 Sal 144 Gv 14,27-31 “Cristo è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne” (Ef 2,14) In greco eirénē, in ebraico shālôm, la pace già nell’Antico Testamento aveva un significato che andava oltre il semplice saluto. È l’insieme di doni che Dio ci fa. Qui Gesù parla della “sua”… Continua
At 14,5-18 Sal 115 Gv 14,21-26 “Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Ap 3,20) Perché il Risorto si mostra solo ai discepoli? La risposta di Gesù sembra apparentemente eludere la domanda di Giuda, ma poi arriva subito al punto. Mette in luce la comunione e la reciprocità… Continua
At 13,44-52 Sal 97 Gv 14,7-14 “Chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio” (Gv 14,12) Nel brano del vangelo odierno la domanda di Filippo sembra inopportuna, Gesù sembra sorpreso e quasi deluso ma non lo lascia senza risposta. Così dà una conferma al discepolo, lo rassicura che Egli è l’immagine del Padre ed è in comunione con Lui fino ad essere una cosa sola con Lui…. Continua
Venerdì IV Settimana di Pasqua At 13,26-33 Sal 2 Gv 14,1-6 Gesù ha parlato della sua partenza e discepoli sono rattristati. Il Maestro allora li rincuora e li richiama al senso della fede, prima di sviluppare a lungo il tema dell’amore. “Credete in Dio e credete in me”: credere in Dio e in Gesù ormai si identificano, sia perché Gesù e il Padre sono “uno” (Gv 10,30), sia perché Gesù rivela il… Continua
At 13,13-25 Sal 88 Gv 13,16-20 “Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica” (Gv 13,17) Gesù esorta la comunità ad accogliere i discepoli, non perché migliori o perfetti, ma perché inviati da lui. Accogliere loro è accogliere Lui stesso, e chi accoglie Gesù accoglie il Padre. Come sempre, queste parole il Maestro le dice e prima ancora le vive. Siamo nel cenacolo, Gesù ha appena… Continua
At 1,15-17.20-26 Sal 112 Gv 15,9-17 San Mattia apostolo, festa “Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore” (Gv 15,9) Celebriamo oggi la festa di San Mattia, scelto per ricostituire il gruppo degli apostoli e portare avanti la missione che Gesù aveva affidato ai “dodici”. Sono stati scelti, loro per primi, per mostrare a tutti che la sorgente della gioia è… Continua