Lc 19,45-48 

Tornare all’origine

Tornare all’origine

Venerdì XXXIII Settimana del Tempo Ordinario
1Mac 4,36-37.52-59    1Cr 29   Lc 19,45-48

Nell’Antico Testamento purificare il Tempio è stata una missione e lo è anche per Gesù! Il Tempio è il luogo dell’insegnamento e il Signore, prima di entrarvi ad insegnare, lo purifica. Purificare significa togliere le scorie, ciò che è estraneo, gli ostacoli, eliminare ciò che copre l’origine di una cosa, di un’esperienza, di una realtà. E tutto ciò ha una forte valenza simbolica per noi. La purificazione rende la persona libera dalle colpe che le impediscono di essere integra. Quindi vuol dire poter avere una relazione autentica con il suo Creatore e con le altre creature. Con il suo gesto deciso e addolorato, Gesù toglie ciò che è estraneo: è come se ribaltasse la situazione di peccato che ha trasformato la casa di suo Padre da luogo di preghiera a “covo di ladri”. Gesù restituisce il senso, fa ciò che l’uomo non riesce a fare: tornare al progetto originario, ridando il giusto posto a ciò che il Signore ci ha consegnato, per vivere di Lui e con Lui.

Signore Gesù, donaci di lasciarci purificare da Te non per trattenere, ma per donare.

Da Compilazione di Assisi [FF 1578]
Prima di morire, presenti il ministro generale e altri fratelli, dichiarò: «Voglio disporre del luogo di Santa Maria della Porziuncola, lasciando per testamento ai fratelli che sia sempre tenuto da loro nella più grande riverenza e devozione. Così hanno fatto i nostri fratelli nei primi tempi[…] E quando qualche frate passerà da questa vita, il ministro generale faccia venire un altro santo frate in sostituzione del defunto, prendendolo dovunque si trovi. Poiché, se accadesse che i frati e i luoghi dove dimorano scadessero con il tempo dalla necessaria purità ed esemplarità, voglio che questo luogo resti lo specchio esemplare di tutta la religione, sia come un candelabro dinanzi al trono di Dio e alla beata Vergine. E grazie ad esso il Signore abbia pietà dei difetti e delle colpe dei frati, e conservi sempre e protegga la Religione e pianticella sua».

Avatar photo
ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

Ancora nessun commento.

Lascia un commento

Registrati
Esegui Login
Messaggero di Sant'Antonio