O come… olio!

O come… olio!

Molte volte non siamo neppure consapevoli che lunghi percorsi facciano le parole, e la rispettiva “cosa” che esse indicano, percorrendo i secoli, non solo, ma anche le culture! Prendiamo per esempio l’olio. Un’immagine come: «olio prezioso versato sul capo, / che scende sulla barba, la barba di Aronne, / che scende sull’orlo della sua veste», ci farebbe persino un tantino schifo. Se non fosse che leggendo prima: «ecco, com’è bello… Continua

V come… vigna!

V come… vigna!

Tra tutte le specie arboree, è probabilmente quella che ha avuto più fortuna biblica: non sarà entrata nel novero del Cantico di frate Sole, ma sappiano con sicurezza che Francesco invitava anche le vigne a lodare il Signore (1Cel 81: FF 460). Fino al punto di diventare proverbiale quando si vuol dire che si è al servizio di Dio: lavorare nella vigna del Signore (cf. Mt 20,1-16; papa Gregorio IX… Continua

Mc 12,38-44

Grande Bibbia Francescana!

Grande Bibbia Francescana!

Meditando con i miei fratelli il vangelo che domani, 32ª domenica del tempo ordinario, la liturgia ci proporrà (Mc 12,38-44), scorgiamo nella nostra Bibbia il rimando ad un passo delle Fonti Francescane: 1167. Corrisponde a LegM 9,3, e san Bonaventura vi rilegge i due soldi dell’offerta della vedova, tutto ciò che essa aveva per vivere sottolinea Gesù, come il corpo e l’anima di san Francesco: tutto ciò che esso, veramente… Continua

S come… sasso!

S come… sasso!

Raramente i sassi se ne stanno buoni al loro posto, per terra, se c’è qualche ragazzaccio nei dintorni! Così, mentre gli adulti perfezionavano le loro armi, rendendole sempre più perfette, precise, distruttive e automatiche, persino governabili da distanza, i monelli di tutto il mondo, quando proprio le mani non bastavano, restavano stanzialmente fedeli ad un paio di modelli di fionda: una, con un’impugnatura che si biforca in due rami, di… Continua

Caccia al… dono

Caccia al… dono

Regola numero uno: si entra dalla Basilica inferiore e si gioca. Sì, perché la Basilica giocherà con noi. Basta seguire le indicazioni. Me le trovo ovunque, giusto di fronte al naso, proprio dove mai avrei immaginato di scovarle. Vale a dire sul pavimento, lungo le pareti o sul soffitto che credevo di conoscere. Appunto, credevo. Il gioco termina, dopo che siamo usciti dalla “porta principale”, vale a dire quella della… Continua

M come… maiale!

M come… maiale!

Davvero contorto il destino del maiale! Comincia alquanto male: proibito ufficialmente dalla Bibbia mangiarne le carni, come del resto dal Corano (sura 2, 173), perché considerato animale impuro (Lv 11,7-8), forse anche per motivazioni socio ambientali. E finito per diventare nel linguaggio biblico l’immagine, la metafora stessa dell’infedeltà: «uno presenta un’offerta [al tempio] e poi sangue di porco» (Is 66,3; cf. Is 65,4). Così non si devono gettare le perle… Continua

A come… abito!

A come… abito!

Si cominciò nudi, come mamma ci ha fatti. Senza vergogna, né della propria fragilità né della propria corporeità (Gen 2,25). Ci si sapeva felicemente creature, deboli, ma nelle mani di Dio. Poi non tutto filò liscio, abbiamo improvvisamente bisogno di qualche foglia di fico dietro cui nasconderci (Gen 3,10). E sarà ancora Dio, provetto sarto, a prenderci le misure, a confezionarci tuniche di pelle per partire fiduciosamente lungo le strade… Continua

Il Signore mi dette dei fratelli

Il Signore mi dette dei fratelli

Francesco scrive il Testamento per lasciare ai suoi ciò che di più intimo gli è stato donato: il suo incontro con Dio e la sua risposta di fede. Questa personalissima esperienza di fede è ciò che costituisce il carisma di ciascuno. Spesso si pensa che i carismi siano doni particolari che i credenti ricevono, ma i doni che noi possiamo riconoscere sono solo un aspetto dell’esistenza carismatica di ogni credente…. Continua

D come… dolcetti!

D come… dolcetti!

Come ci si potrebbe aspettare, di dolci tra le pagine della Bibbia e delle Fonti Francescane effettivamente ce n’è ben poca traccia: troppi asceti e penitenti, fatiche e dolori, colpe e pene, tipi barbuti e magari pure vestiti di pelli di cammello, per esserci spazio per torte margherita o bignè… Ah, ecco, a proposito dello scontroso personaggio di cui prima, sappiamo però che si cibava di «miele selvatico» (Mt 3,4)…. Continua

La lussuria: la paura dell’altro che uccide il desiderio

La lussuria: la paura dell’altro che uccide il desiderio

La radice della parola lussuria coincide con quella della parola lusso – che indica una esagerazione – e quella della parola lussazione -che significa deformazione o divisione. Appare quindi chiaro il significato di lussuria, che designa qualche cosa di esagerato e di parziale. Il lussurioso cioè è portato a concentrarsi solo su alcuni aspetti del partner (il corpo o una parte di questo) che diventano il polo dell’attrazione erotica; tutto… Continua

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Messaggero di Sant'Antonio