La gola: un desiderio inappagato dell’anima

La gola: un desiderio inappagato dell’anima

Il peccato di gola è legato ad un impulso irrefrenabile, a un’incapacità di moderarsi nell’assunzione di cibo o, più in generale, nell’oralità (alcol, il fumo, etc.). La radice di questo peccato è un desiderio d’appagamento immediato del corpo per mezzo di qualche cosa di materiale che provoca compiacimento. Il rapporto col cibo è un problema serio che investe molti aspetti legati all’esistenza: il cibo è la prima condizione di esistenza… Continua

Q come… quattro!

Q come… quattro!

La filastrocca che canticchiavamo da bambini assegna al numero 4 i “quattro evangelisti”. E non c’è dubbio alcuno; nelle nostre Bibbie i Vangeli sono proprio in numero di 4: quello di Matteo, Marco, Luca e Giovanni. Ognuno identificato da un simbolo, per aiutarci a memorizzarli, ma anche per dirne in sintesi le prerogative: a Matteo toccò l’uomo alato (angelo) perché il suo Vangelo inizia con l’elenco degli uomini antenati di… Continua

G come… grotta!

G come… grotta!

Prima ancora che Dante ce la descrivesse così, già lo sapevamo che la vita, in particolar modo la vita spirituale, è tutta un salire e un scendere. Se non mancano i monti da scalare: la prima di tutte le montagne sacre, l’Oreb (Es 19,3), ma anche il Tabor della Trasfigurazione (Mt 17,1-8), o una delle tante montagne dove Gesù si ritirava di notte a pregare (Lc 6,12), per non parlare… Continua

P come… prostituta!

P come… prostituta!

Ce ne sono tante nella Sacra Scrittura, mentre le Fonti Francescane né citano solo una di prostituta. Il mestiere più vecchio del mondo, di volta in volta demonizzato (pubblicamente), romanticizzato (artisticamente: l’indimenticabile Bocca di rosa di De Andrè), assai tollerato (praticamente). È un dato di fatto che non esisterebbero prostitute, spesso vere e proprie schiave del sesso, se non ci fossero loschi papponi e frustrati clienti. Però le prime vengono… Continua

L’avarizia

L’avarizia

L’avarizia non è da confondersi con l’avidità: mentre l’avido è colui che desidera accrescere il proprio “possesso” (nel senso più generale possibile del termine) l’avaro è concentrato nella conservazione meticolosa di ciò che già ha. La ragione che fa dell’avarizia un “vizio” non è tanto mostrare una cura speciale per il denaro e le cose in genere, ma che esse vengono a rivestire un valore simbolico spropositato. Proviamo a tracciare… Continua

U come… urlare!

U come… urlare!

Mano a mano che diventiamo grandi, ci viene spesso intimato di “non urlare!”. Ma intanto è proprio con un urlo, e a squarciagola, che entriamo nel mondo. Noi riferiamo l’atto di urlare soprattutto a spaventi o comunque a momenti di paura e angoscia. Ma in realtà con un urlo liberiamo anche la nostra gioia incontenibile o manifestiamo il nostro stupore. Con un urlo richiamiamo l’attenzione degli altri, in una situazione… Continua

Mc 16,9-20

Quando Francesco e Antonio prendono sul serio il Vangelo

Quando Francesco e Antonio prendono sul serio il Vangelo

Il brano evangelico proposto per questa solennità dell’Ascensione 2015 (anno liturgico B), tratto dalla conclusione del Vangelo secondo Marco, nasconde un aspetto credo non trascurabile per la spiritualità francescana. Poco prima di salire al cielo, Gesù lascia un mandato molto preciso agli undici, che inizia con queste parole: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura». E’ solo nel Vangelo di Marco che si ha questa… Continua

Passione e Morte di frate Francesco d’Assisi

Passione e Morte di frate Francesco d’Assisi

Dopo un periodo di forzato riposo, sperando invano di ritemprare il suo corpo infermo, sebbene impedito nel camminare, Francesco volle comunque intraprendere una nuova missione apostolica, muovendosi, questa volta, dentro il perimetro Umbro ed in parte nelle Marche. Purtroppo, però, nonostante in groppa ad un asinello ed aiutato dai suoi confratelli, erano quelle pellegrinazioni delle dolorosissime stazioni della Via Crucis, dalle quali dovette ben presto desistere. Era ormai preda dei… Continua

R come… riparare!

R come… riparare!

È uno dei titoli di cui il Signore fregia l’uomo giusto, colui che è coerente tra valori proclamati e vita concreta, tra riti e comportamenti, colui che non confonde lucciole con lanterne, e nella fattispecie digiuno con carità: «riparatore di brecce e restauratore di strade» (Is 58,12). Non è cioè semplicemente giusto secondo una certa norma di condotta o al fine di guadagnarsi personalmente il paradiso. Ma con il suo… Continua

L’ira

L’ira

Nella cultura dominante l’aggressività è divenuta un tabù. Nella società del political correct, del fair play, dell’attimino, del buonismo, etc., essere aggressivi, o meglio mostrarsi aggressivi, è out. Il che genera in noi un pregiudizio di fronte al tema dell’ira: non essendo persone che vanno in giro aggredendo il proprio vicino (urla, botte, menomazioni, duelli, lupara, etc.) potremmo pensare che tutto questo ci riguardi solo tangenzialmente. Dobbiamo ricordarci che la… Continua

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Messaggero di Sant'Antonio