Nella festa di santa Elisabetta d’Ungheria, che, come famiglia francescana, abbiamo da poco celebrato, la liturgia ci proponeva il Vangelo di Mt 25,31-40: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? […] In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me». Un Vangelo, tante… Continua
Tra tutte le specie arboree, è probabilmente quella che ha avuto più fortuna biblica: non sarà entrata nel novero del Cantico di frate Sole, ma sappiano con sicurezza che Francesco invitava anche le vigne a lodare il Signore (1Cel 81: FF 460). Fino al punto di diventare proverbiale quando si vuol dire che si è al servizio di Dio: lavorare nella vigna del Signore (cf. Mt 20,1-16; papa Gregorio IX… Continua
In questi giorni festeggiamo ormai un anno di Bibbia Francescana! E anche un anno di questo blog!Un caloroso grazie a tutti coloro che hanno dato fiducia a questo progetto, contribuendovi anche acquistando una copia di Bibbia Francescana. Saremmo quasi pronti per una seconda edizione: materiali e idee si sono accumulati in questi mesi, anche provocati da stimoli, incontri, scambi.Grazie a chi collabora al blog, a chi tiene vivi i social…. Continua
Tanti (tanti!) anni fa, non ero ancora frate francescano, visitando per la prima volta Assisi rimasi ‘abbagliato’ dalla bellezza degli affreschi di Giotto della Basilica superiore. Invece quelli della Basilica inferiore non riuscivano a catturare la mia simpatia. In particolare trovavo il ritratto di san Francesco fatto da Cimabue davvero goffo e sgraziato. Con quelle ‘orecchie a sventola’ poi! Eh sì che qualcuno mi fece notare con acume e simpatia… Continua
Si cominciò nudi, come mamma ci ha fatti. Senza vergogna, né della propria fragilità né della propria corporeità (Gen 2,25). Ci si sapeva felicemente creature, deboli, ma nelle mani di Dio. Poi non tutto filò liscio, abbiamo improvvisamente bisogno di qualche foglia di fico dietro cui nasconderci (Gen 3,10). E sarà ancora Dio, provetto sarto, a prenderci le misure, a confezionarci tuniche di pelle per partire fiduciosamente lungo le strade… Continua
Come ci si potrebbe aspettare, di dolci tra le pagine della Bibbia e delle Fonti Francescane effettivamente ce n’è ben poca traccia: troppi asceti e penitenti, fatiche e dolori, colpe e pene, tipi barbuti e magari pure vestiti di pelli di cammello, per esserci spazio per torte margherita o bignè… Ah, ecco, a proposito dello scontroso personaggio di cui prima, sappiamo però che si cibava di «miele selvatico» (Mt 3,4)…. Continua
La radice della parola lussuria coincide con quella della parola lusso – che indica una esagerazione – e quella della parola lussazione -che significa deformazione o divisione. Appare quindi chiaro il significato di lussuria, che designa qualche cosa di esagerato e di parziale. Il lussurioso cioè è portato a concentrarsi solo su alcuni aspetti del partner (il corpo o una parte di questo) che diventano il polo dell’attrazione erotica; tutto… Continua
Accidia deriva dal termine akedìa che, nel greco classico, significa non prendersi cura (a privativo e kedia): l’accidia sostanzialmente è una negazione della responsabilità, del rispondere a quella chiamata alla vita che la tradizione cristiana chiama vocazione. L’accidia è una forma di negligenza, d’indifferenza e di mancanza di cure e d’interesse per la vita stessa caratterizzata da abbattimento, scoraggiamento, prostrazione, stanchezza, noia e depressione di fronte alla vita. É lo… Continua
«Sono nudo» (Gen 3,10): secondo il linguaggio biblico, non c’è in questa espressione di Adamo, beccato nel folto del bosco assieme ad Eva, dopo il fattaccio del frutto proibito, nulla di malizioso o che abbia a che fare con le nostre pruderie da basso ventre. Nell’AT la nudità si riferisce solitamente alla perdita della dignità umana, o meglio alla consapevolezza tragica di essa (Gen 9,12; Is 20,4; Lam 1,8; 1Sam… Continua
Naturalmente parliamo di quegli oggetti fatti di una copertina e di poche o tante pagine, il tutto rigorosamente cartaceo. Comunque di qualcosa che ha a che fare da vicino con la scrittura manuale. Che poi può servirsi di supporti di vario tipo, ma nessuno per ora elettronico: nel caso dei comandamenti divini, che già erano comunque stati scritti su «tavole di pietra» (Es 24,12), si dovrà poi scriverli anche sugli… Continua