Quale fuoco?
Martedì XXVI Settimana del Tempo Ordinario
Gb 3,1-3.11-17.20-23 Sal 87 Lc 9,51-56
Santa Teresa di Gesù Bambino Vergine e Dottore della Chiesa – memoria
Scegliere di stare con Gesù significa prendere posizione. Soprattutto verso noi stessi, prima ancora che nei confronti degli altri. È infatti dentro di noi che si combatte la vera battaglia. Ci capita forse di cedere allo sdegno per le delusioni della vita o per i torti subiti. Allora si accende la passione delle nostre rivalse, delle nostre presunte ragioni. E pretendiamo che “scenda il fuoco” delle nostre giustizie umane. Non è però questo il fuoco che Gesù è venuto a portare e che vuole acceso in noi. Ma quello della radicalità dell’amore, della passione per il suo vangelo.
“Compresi che la Chiesa ha un cuore, bruciato dall’amore […]. Nel cuore della Chiesa, mia madre, io sarò l’amore ed in tal modo sarò tutto, e il mio desiderio si tradurrà in realtà”. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
Dalla Lettera enciclica di frate Elia [FF 307]
Questo ha fatto [Francesco], come vera luce meridiana: Colui che sorge dall’alto illuminava il suo cuore e accendeva la volontà di lui con il fuoco del suo amore: ed egli predicava il regno di Dio e convertiva il cuore dei padri verso i figli e gli stolti alla prudenza dei giusti e in tutto il mondo ha preparato un popolo nuovo per il Signore.
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