Passa a servirci
Martedì XXIX Settimana del Tempo Ordinario
Ef 2,12-22 Sal 84 Lc 12,35-38
Tra l’essere pronti e l’essere in pace, c’è un legame importante. Le vesti strette ai fianchi servono a non inciampare, le lampade accese ad affrontare la notte. Teniamoci dunque pronti al cambiamento, lasciandoci condurre con fiducia. La pace è la coscienza che Dio ci libera da ogni chiusura, pigrizia o abitudine che ci impedisce di amare sul serio. La vera pace è amare come il Padre. Per farcela gustare, lui stesso si stringe le vesti e passa a servirci.
Signore, l’attenzione che oggi ci chiedi non è tanto quello che c’è già, ma … quella che non c’è ancora. Il suo frutto sarà la vera beatitudine che vuoi darci.
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 663]
Vi era in un luogo un certo frate che non si prestava per la questua, ma valeva per quattro a tavola. Notando il Santo che era amico del ventre, partecipe del frutto, ma non della fatica, un giorno lo riprese così: “Va’ per la tua strada, frate mosca, perché vuoi mangiare il sudore dei tuoi fratelli e rimanere ozioso nell’opera di Dio. Ti rassomigli a frate fuco, che lascia lavorare le api, ma vuole essere il primo a mangiare il miele”.
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