Croce gloriosa
Sabato XXIII Settimana del Tempo Ordinario
Fil 2,6-11 Sal 77 Gv 3, 13-17
Esaltazione della Santa Croce, festa
“Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna”. Per noi cristiani è evidente quanto fosse necessaria la “morte di croce” di Cristo. Non per un suo privilegio, ma per noi e per la nostra salvezza. Per essa diventiamo creature nuove, sempre più vicine a questo Dio che tanto ci ama. È, sì, un privilegio, che riguarda prima di tutto noi e che richiede, l’accoglienza di tutte le nostre croci. Queste, seppur non invitanti, sono l’unico mezzo che abbiamo, con l’aiuto della Grazia, per essere innalzati come Gesù sulla croce. Lottiamo, allora, insieme a Lui e, con Lui, saremo nella gloria eterna.
“Tu ci hai redenti con la tua croce e risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo”.
Dalla Lettera ai fedeli [FF 184]
E la volontà del Padre suo fu questa, che il suo figlio benedetto e glorioso, che egli ci ha donato ed è nato per noi, offrisse se stesso, mediante il proprio sangue, come sacrificio e vittima sull’altare della croce, non per sè, poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, ma in espiazione dei nostri peccati, lasciando a noi l’esempio perché ne seguiamo le orme. E vuole che tutti siamo salvi per mezzo di lui e che lo riceviamo con cuore puro e con il nostro corpo casto.
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