Corsi d’acqua
Martedì XXV Settimana del Tempo Ordinario
Pr 21,1-6.10-13 Sal 118 Lc 8,19-21
“Il cuore del re è un corso d’acqua in mano al Signore”, ascoltiamo dai Proverbi. Agli occhi di Dio, siamo “re”, valiamo molto e siamo degni di stima. Ma posso chiedermi: oggi in quale corso d’acqua sono immerso? Nelle mani di chi mi affido? È vero, siamo nelle mani di Dio. Ma spesso ce ne allontaniamo, illudendo noi stessi. Possiamo infatti cercare successi effimeri, chiudere l’orecchio al bisogno del fratello. Spesso non siamo in grado di scrutare il nostro cuore e dirci da soli la verità. Per questo Gesù, nel vangelo, ci indica i “corsi d’acqua” che danno la vita: la Parola di Dio e il grido del povero. Ascoltiamoli.
Padre buono, concedici la capacità di ascoltare e di agire secondo il bene.
Dalla vita Prima di Tommaso da Celano [FF 475]
Simile a un fiume del Paradiso, il nuovo evangelista di questo ultimo tempo, ha diffuso con amorosa cura le acque del Vangelo per il mondo intero, e con le opere ha additato la via e la vera dottrina del Figlio di Dio. Così in lui e per suo merito, il mondo ritrovò una nuova giovinezza e una insperata esultanza, e il virgulto dell’antica religione ha subito rinnovato rami, che erano ormai vecchi e decrepiti.
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