Amare senza convenevoli
Giovedì XXIV Settimana del Tempo Ordinario
1Cor 15,1-11 Sal 117 Lc 7,36-50
Il Vangelo ci mostra due modi di vivere la relazione con Gesù: il proprietario di casa lo tratta come un ospite di riguardo, mentre la peccatrice lo avvicina e lo accoglie con tutta sé stessa. Siamo di fronte a una peccatrice che è pubblica, e a un fariseo che, invece, può ben nascondere i suoi peccati. Il fariseo giudica, la donna invece esprime a Gesù il suo amore per lui, la sua intimità e il suo bisogno di perdono, senza convenevoli. E per il suo molto amore è molto perdonata.
Signore Gesù, dona pace a quanti in te confidano (dall’Antifona d’ingresso).
Dalla Lettera a un ministro [FF 235]
E in questo voglio conoscere se tu ami il Signore e ami me servo suo e tuo, se farai questo, e cioè : che non ci sia mai alcun frate al mondo, che abbia peccato quanto poteva peccare, il quale, dopo aver visto i tuoi occhi, se ne torni via senza il tuo perdono misericordioso, se egli lo chiede; e se non chiedesse misericordia, chiedi tu a lui se vuole misericordia. E se, in seguito, mille volte peccasse davanti ai tuoi occhi, amalo più di me per questo: che tu possa attrarlo al Signore; e abbi sempre misericordia di tali fratelli.
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