La misura della misericordia
Mercoledì XXI Settimana del Tempo Ordinario
1Ts 3,6-10.16-18 Sal 138 Mt 23, 27-32
Sant’Agostino, vescovo e dottore della Chiesa
“Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici…”. Sottolineare il male negli altri è un peccato antico. I farisei scagliano il loro giudizio sugli antenati che, con violenza, avevano messo a tacere i profeti. Vedere il peccato nell’altro è molto facile. Lo è meno riconoscerlo in sé stessi e, soprattutto, lottare per il cambiamento. È difficile accettare che le stesse iniquità di chi mi ha preceduto, in qualche modo, abitano anche dentro di me. Solo la misura d’amore di Dio sa riempire di misericordia e verità lo sguardo su noi stessi e sugli altri.
“Scrutami Dio e conosci il mio cuore, vedi se percorro una via di menzogna e guidami sulla via della vita”.
Dalle Ammonizioni [FF 154]
E tutte le creature, che sono sotto il cielo, ciascuna secondo la propria natura, servono, conoscono e obbediscono al loro Creatore meglio di te. E neppure i demoni lo crocifissero, ma sei stato tu con essi a crocifiggerlo, e ancora lo crocifiggi quando ti diletti nei vizi e nei peccati. Di che cosa puoi dunque gloriarti?
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