Un cuore docile
Sabato IV Settimana del Tempo Ordinario
1 Re 3,4-13 Sal 118 Mc 6,30-34
San Biagio Vescovo e Martire
Seguire Gesù significa prima di tutto avere a cuore il bene dell’altro. Certamente è importante ritagliarsi del tempo per riposarsi e ristorarsi. Lui stesso ce lo chiede: Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’. Ma questo ristoro non avrebbe senso se, davanti a chi si trova nel bisogno, si agisse con indifferenza. Anche Salomone, appena salito sul trono, si rende conto della propria limitatezza e della necessità di un dialogo profondo con Dio, per poter discernere la Sua Volontà e governare con giustizia. Per questo chiede, per amore del popolo, un cuore docile, capace di distinguere il bene dal male.
Signore, donaci un cuore docile, capace di ascoltare i fratelli e le sorelle che si trovano nel bisogno.
Da L’albero della vita crocifissa di Gesù di Ubertino da Casale [FF 2079]
Si legge che per tre motivi Gesù si appartava dalle turbe: a volte per riposo di quiete, come nel capitolo 6 in Marco, quando Gesù invitò i discepoli: «Venite con me in un luogo deserto e riposatevi un poco»; altra volta per poter attendere all’orazione […] altra volta per evitare la lode umana […]. Con queste azioni, poiché non nella città o sulle piazze, ma su un monte e nella solitudine sedette a insegnare, ci ammaestra a non fare nulla per mostrarci agli uomini e ad allontanarci dallo strepito, soprattutto quando si debba discorrere intorno ai vizi.
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