Lc 11,37-41

  …E tutto sarà puro

   …E tutto sarà puro

Martedì XXVIII Settimana del Tempo Ordinario
Gal 5,1-6   Sal 118   Lc 11,37-41
San Giovanni XXIII Papa, memoria

I farisei si mostrano intransigenti, perché, dice San Paolo, cercano la giustificazione nella Legge. Sono rigidi nei loro giudizi. Il bisogno di mostrarsi bravi, irreprensibili davanti agli altri offusca e confonde il loro sguardo. E non vedono la cosa più importante: l’azione della bontà di Dio per ogni uomo. Anche in questo episodio un fariseo, vedendo Gesù preferire la misericordia alle vuote osservanze della legge, lo guarda con sospetto e lo rimprovera. Anche in noi può emergere il giudizio, il sospetto. Accade quando nell’altro vogliamo cogliere l’errore, stanare la fragilità, forse per sentirci meno soli nella sventura… L’invito del Signore Gesù è chiaro: l’esterno dev’essere come l’interno. È inutile mentire a noi stessi, agli altri e a Dio. È invece liberante riconoscere con umiltà ciò che siamo. Quando non mascheriamo il nostro male e ci confessiamo semplici, poveri, bisognosi di misericordia, siamo molto più liberi e contenti. Quando anche il male dell’altro è oggetto di comprensione e misericordia, allora sperimentiamo cosa vuol dire “dare in elemosina”, cioè donare noi stessi con cuore libero e gratuito.

Padre aiutaci a combattere con tenacia le nostre impurità con la pace di saperci amati da te.

Dalle Ammonizioni [FF 160]
Al servo di Dio nessuna cosa deve dispiacere eccetto il peccato. E in qualunque modo una persona peccasse e, a motivo di tale peccato, il servo di Dio, non più guidato dalla carità, ne prendesse turbamento e ira, accumula per sé come un tesoro quella colpa. Quel servo di Dio che non si adira né si turba per alcunché, davvero vive senza nulla di proprio.

 

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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