Mt 19,3-12

Essere per Gesù

Essere per Gesù

Venerdì XIX Settimana del Tempo Ordinario
Gs 24,1-13   Sal 135     Mt 19,3-12

“Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi” e Gesù risponde che “non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso”. Sì, come per i piccoli, a loro è dato di comprendere il mistero del Regno! C’è un’iniziativa di Dio che solo può far entrare nella logica, nelle scelte a favore del Regno dei cieli. È una scelta che è possibile in una comprensione, perché è un invito. Nella vita, diverse possono essere le condizioni personali. A volte andiamo avanti con il calcolo della convenienza, in base al quale una cosa vale o non vale. Il Signore ci dice invece che c’è la possibilità di usare della libertà, per scegliere di rinunciare a ciò che ci riesce più naturale, proprio per il Regno dei cieli. Questo non lo si può comprendere se non siamo disposti a farci piccoli nella fedeltà, perché il progetto di Dio è proprio fatto di amore umile, fedele e stabile. È un progetto d’amore contenuto nella Parola che si compie in Gesù.

L’amore del Signore è per sempre.


Dalla Leggenda di S. Chiara d’Assisi [FF 3177]
La fama della santità della vergine Chiara si sparge di lì a poco, infatti, per le contrade vicine, ed è un accorrere da ogni parte di donne, dietro la fragranza del suo profumo. Le vergini, sul suo esempio, si affrettano a mantenersi tali per Cristo; le sposate si studiano di vivere più castamente. […] Perfino l’impeto ardente dei giovani viene spronato a questa gara nella via della purezza […]. Molti coniugi, infine, si vincolano in mutuo accordo al patto di continenza e i mariti entrano in Ordini religiosi, le mogli in monasteri. La madre invita a Cristo la figlia e la figlia la madre; la sorella attira le sorelle e la zia le nipoti. Tutte, emulandosi nel fervore, bramano porsi al servizio di Cristo. Tutte aspirano a partecipare a questa vita angelica che, attraverso Chiara, manda luce ovunque. Innumerevoli vergini, spronate dalla fama di Chiara, avendo qualche impedimento per abbracciare la vita claustrale in monastero, si studiano di vivere nella loro casa paterna, pur senza regola, secondo lo spirito della regola. Tali e tanti furono i germi di salvezza partoriti col suo esempio dalla vergine Chiara, che parve adempirsi in lei il detto del profeta: Più numerosi sono i figli dell’abbandonata che non di quella che ha marito.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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