A piene mani | Leggere la parola di Dio con S. Francesco e S. Chiara nella vita di tutti i giorni
Mt 13,1-9

A piene mani

A piene mani

Mercoledì XVI Settimana del Tempo Ordinario
Es 16,1-5.9-15     Sal 77    Mt 13,1-9
San Lorenzo da Brindisi, sacerdote e dottore – memoria

Una Parola, quella di oggi, dove Dio è sempre intento a donare, elargire, provvedere. Dio “fa piovere pane dal cielo per gli Israeliti. Il seminatore getta con generosità il seme sul terreno. Gesù, seduto sulla barca, offre le molte cose del suo insegnamento a tanta folla che ne ha bisogno. Dio pensa sempre al nostro bene, a ciò che ci serve, ci nutre e ci dà vita. È fatto così: dà generosamente, senza stancarsi, sempre pronto ad aprire le sue mani per condividere, insegnare, lasciar cadere la parola dalla bontà del suo cuore… Ma come raccogliere tutta questa abbondanza senza sprecarla? Gli Israeliti devono imparare ad aver fiducia nella promessa di Dio. Il terreno a diventare buono, disponibile e sgombro, per ricevere la semina. Gli ascoltatori sulla riva a fare verità in sé stessi e a lasciarsi provocare dalle parole di Gesù. E noi? Avviciniamoci anche noi al Signore, riceviamo con docilità e gratitudine i suoi doni, come un terreno aperto al sole. Solo così porteremo un frutto di bene: il cento, il sessanta, il trenta per uno.

“Quando il Signore elargirà il suo bene,
la nostra terra darà il suo frutto.
Davanti a lui camminerà la giustizia
e sulla via dei suoi passi la salvezza”.
(Sal 84, 13-14)

Dalla Terza Lettera di Chiara ad Agnese [FF 2885]
«Davvero posso gioire e nessuno potrebbe strapparmi da così grande gioia, poiché ho ottenuto ormai ciò che ho bramato sotto il cielo: ti vedo infatti soppiantare in modo terribile e impensato le astuzie dello scaltro nemico, la superbia che è rovina dell’umana natura e la vanità che infatua i cuori degli uomini, sostenuta, per così dire, da una mirabile prerogativa di sapienza della bocca di Dio stesso; e ti vedo abbracciare con l’umiltà, la forza della fede e le braccia della povertà il tesoro incomparabile, nascosto nel campo del mondo e dei cuori umani, con il quale si compra colui che dal nulla fece tutte le cose.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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