Se vuoi…puoi!

Se vuoi…puoi!

Venerdì XII Settimana del Tempo Ordinario
Gen 17,1.9-10.15-22       Sal 127       Mt 8,1-4

“Il Signore ascolta la mia supplica, il Signore accoglie la mia preghiera” (Sal 6). Questa è l’esperienza dell’uomo che si avvicina a Gesù: chiedere nella certezza di essere ascoltati. L’incontro tra il lebbroso e Gesù è l’incontro gratuito tra l’orante e il Dio della sua vita. Tra l’uomo mendicante di Amore e Dio fonte di ogni Amore. Tra l’umanità ferita e il Medico per eccellenza.
In questa relazione dobbiamo riconoscere il bisogno, è una nostra responsabilità. E chiedere, perché ci sarà dato: è una promessa! Ma come chiedere? “Se vuoi… puoi…”. Chiedere nella fede, che è lasciare la libertà al Signore di operare nella nostra vita. Per questo ci dobbiamo avvicinare a Lui con coraggio nel chiedere la Grazia, e con pazienza nell’attendere che questa si compia. Attendiamo davvero con grande attenzione e pregando, per non dimenticarci di quanto abbiamo chiesto. Riconosceremo con gioia il dono ricevuto, che sicuramente ha la forma divina e non semplicemente umana! Come è successo a Sara e ad Abramo. È questa la testimonianza più bella che possiamo dare di quanto riceviamo dal Signore.

Signore, guariscimi, apri i miei occhi e donami un cuore grato!

Dalla Vita prima di Tommaso da Celano [FF 500]
Francesco, […] si proponeva, sotto la guida di Cristo, di compiere opere ancora più grandi, e sperava proprio, mentre le sue energie fisiche andavano esaurendosi rapidamente di giorno in giorno, di riportare nel nuovo attacco un pieno trionfo. Il vero coraggio, infatti, non conosce limiti di tempo, dal momento che aspettava una ricompensa eterna […] Voleva rimettersi al servizio dei lebbrosi ed essere vilipeso, come un tempo; si proponeva di evitare la compagnia degli uomini e rifugiarsi negli eremi più lontani, affinché, spogliato di ogni cura e deposta ogni sollecitudine per gli altri, non ci fosse tra lui e Dio che il solo schermo della carne.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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