Ricordati …
Venerdì IX Settimana Tempo Ordinario
2Tm 3,10-16 Sal 118 Mc 12,35-37
San Bonifacio, memoria
Attraverso la lettera a Timòteo, San Paolo ci insegna come “stare dietro” all’insegnamento del Vangelo. Paolo si prende cura di lui come un figlio e, per aiutarlo nella perseveranza della fede, lo invita a dimorare costantemente nella verità. Lo aiuta a fare memoria delle sue esperienze: la prima si fonda sulla fede schietta, sincera, ricevuta in dono dalla nonna e dalla mamma, sapendo da quali persone le ha imparate; poi c’è la Parola ricevuta da piccolo. Un tale privilegio dev’essere d’incitamento e d’aiuto a perseverare: “conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia”. Gesù stesso invita gli scribi ad insegnare con verità ciò che riguarda il Messia, andando alle fonti, riferendosi alla Scrittura. Anche ad ognuno di noi il Signore dona dei maestri, delle esperienze di fede e soprattutto la Parola per poter essere perseveranti nella fede.
Signore, ti chiediamo la grazia della memoria viva per poter dimorare in Te.
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 583]
La madre lo aveva chiamato Giovanni, quando rinascendo dall’acqua e dallo Spirito Santo, da figlio d’ira era divenuto figlio della grazia. Specchio di rettitudine, quella donna presentava nella sua condotta, per così dire, un segno visibile della sua virtù […] Quando i vicini manifestavano la loro ammirazione per la generosità d’animo e l’integrità morale di Francesco, ripeteva, quasi divinamente ispirata: «Cosa pensate che diverrà, questo mio figlio? Sappiate, che per i suoi meriti diverrà figlio di Dio».
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