Venerdì 4 ottobre 2019, SAN FRANCESCO D’ASSISI
Dal Vangelo
Matteo 11,25-30
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Dalle Fonti
2 Celano, 223: FF 819
Ricordati, o Padre, di tutti i tuoi figli. Tu, o santissimo, conosci perfettamente come, angustiati da gravi pericoli, solo da lontano seguono le tue orme. Dà loro forza per resistere, purificali perché risplendano, rendili fecondi perché portino frutto. Ottieni che sia effuso su di loro lo spirito di grazia e di preghiera, perché abbiano la vera umiltà che tu hai avuto, osservino la povertà che tu hai seguito, meritino quella carità con cui tu hai sempre amato Cristo crocifisso. Egli vive e regna col Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.
Alla vita
È un momento delicato per la missione di Gesù che comincia a sperimentare rifiuto e incomprensione. Giovanni Battista ha mandato a chiedergli se è Lui il Messia oppure no, mentre le città dove ha compiuto più miracoli non si sono convertite. E Gesù loda il Padre! Per che cosa? C’è una sapienza che rimane nascosta agli intelligenti di questo mondo: è il mistero della vita di Dio che Lui è venuto a donarci. Gesù è il primo dei piccoli. Non ha nulla di proprio, ad ogni istante riceve tutto se stesso dal Padre e a Lui si dona: questa relazione d’amore è la Sua gioia. È sempre povero e piccolo, totalmente vuoto di sé ed è ricchissimo perché il Padre gli dona tutto se stesso. Istintivamente nessuno vorrebbe essere povero, piccolo, dipendente (tutti i bambini sognano di diventare grandi!). Ma dipendere dal Padre, che è nei cieli, è gioia infinita, ci dice oggi Gesù e questa è la vita che abbiamo ricevuto nel Battesimo. Possiamo vedere questo mistero anche nella vita di San Francesco. Qualcuno ha detto che è sbagliato chiamarlo “il Poverello”, perché in Cristo crocifisso Francesco trovò l’unica vera ricchezza: certo che il resto non gli importava più! Povero agli occhi del mondo, anche lui nel Figlio poteva gioire perché tutto gli era stato dato. Ci affidiamo oggi alla sua intercessione perché, come lui, seguendo le orme di Cristo, possiamo accogliere l’amore infinito del Padre.
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