Giù la maschera!
Mercoledì XXVIII Settimana del Tempo Ordinario
Rm 2,1-11 Sal 61 Lc 11,42-46
“Dicendo questo, offendi anche noi!” protestano i farisei, punti sul vivo. La Parola di Gesù, senza mezzi termini, spegne l’orgoglio dell’uomo, richiama ai valori della verità e dell’umiltà. Un sepolcro imbiancato è, per un giudeo, un inganno. Infatti, senza accorgersene, si trova a calpestare qualcosa che, per lui, è impuro e lo contamina. Ma, soprattutto, l’immagine sottolinea il contrasto tra esterno e interno. Come dire, la differenza tra ciò che di “imbiancato”, elegante o piacevole vorremmo mostrare di noi, e ciò che, di più oscuro e molto meno piacevole, c’è realmente dentro. L’ipocrisia è la maschera con cui a volte tentiamo di nascondere le oscurità che ci abitano. Ma le maschere sono motivo di infelicità e minaccia alla vita fraterna. È bello invece sperimentare come le relazioni fraterne possano essere il luogo liberante dove, con semplicità e senza paura, mostro agli altri chi sono realmente. Sono povero. Ma sono figlio, infinitamente amato dal Padre. Solo così posso essere anche un fratello.
Padre buono, la tua misericordia mi accoglie, mi redime, mi dà la certezza di essere amato incondizionatamente. Questo mi fa capace di amare.
Dalle Laudi e Preghiere [FF 276]
O alto e glorioso Dio, illumina le tenebre de lo core mio.
E damme fede diritta, speranza certa e carità perfetta,
senno e cognoscimento,
Signore, che faccia lo tuo santo e verace comandamento.
Amen.
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