Domenica 9 dicembre 2018, IIª DI AVVENTO
Dal Vangelo
Luca 3,1-6
Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».
Dalle Fonti
Anonimo Perugino 31: FF 1523
Vedendo Francesco come la grazia del Salvatore li accresceva di numero e di meriti, disse loro: «Fratelli, vedo che il Signore vuol trasformare in una grande comunità la nostra famiglia. Andiamo dunque dalla madre nostra, la Chiesa romana, e notifichiamo al sommo Pontefice le cose che il Signore sta facendo per mezzo nostro e in base alla volontà e al precetto del Papa compiamo la nostra missione». Piacquero ad essi tali parole, e Francesco, presi con sé i dodici frati, si mise in viaggio verso Roma. Mentre erano in cammino, disse: «Facciamo uno di noi nostra guida e consideriamolo come vicario di Gesù Cristo. Dovunque egli vada, seguiamolo; e quando vorrà far sosta, sostiamo». Elessero allora frate Bernardo, il primo discepolo di Francesco, e ottemperavano a quanto lui diceva. Andavano pieni di gioia, conversando sulle parole del Signore. Null’altro usciva dalla loro bocca, se non ciò che fosse a lode e gloria del Signore e a utilità delle loro anime; oppure, pregavano. E il Signore procurava loro al tempo opportuno il cibo e l’alloggio.
Alla vita
La liturgia, in questa seconda domenica di Avvento, ci fa pregare così: «O Dio […] raddrizza nei nostri cuori i tuoi sentieri, spiana le alture della superbia, e preparaci a celebrare con fede ardente la venuta del nostro Salvatore». Nel Vangelo di oggi invece l’invito è rivolto a noi: «Preparate la via … raddrizzate i sentieri». È il mistero della santità cristiana: dono e impegno. La santità è innanzitutto dono di Dio. È Lui che opera, è Lui che compie in noi la pienezza della nostra umanità e ci fa, nel Figlio, figli. Ed è un primato che non dobbiamo dimenticare. E poi è impegno, è risposta, è decidersi per Dio con tutte le nostre forze. Francesco lo sapeva bene. Il dono che Dio ha fatto a lui e ai suoi primi fratelli va accolto e riconosciuto come tale; poi va riconsegnato a tutti, attraverso la Chiesa. E allora eccolo mettersi in cammino, preparare la via affinché, nella Chiesa, questo dono divenga strada per tutti.
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