Domenica 16 dicembre 2018, IIIª DI AVVENTO
Dal Vangelo
Luca 3,10-18
In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.
Dalle Fonti
Anonimo Perugino 37: FF 1530
Venerava i prelati e i sacerdoti della santa Chiesa. Riveriva i vecchi, onorava i nobili e i ricchi; ma intimamente prediligeva i poveri e condivideva le loro sofferenze: e inoltre si mostrava soggetto a tutti. Sebbene egli fosse di tutti il più elevato, nondimeno stabiliva suo guardiano e padrone uno dei frati dimoranti con lui, e gli obbediva umile e devoto, così da fugare ogni occasione di orgoglio. Il Santo abbassava fino a terra il suo capo in mezzo agli uomini, e perciò Dio lo esaltò in cielo tra i suoi eletti. Esortava i frati a osservare con ogni cura il Vangelo e la Regola, come avevano promesso; li ammoniva soprattutto ad esser reverenti verso i ministeri e le leggi della Chiesa, ad ascoltare con amore e devozione la Messa, a guardare e adorare con fede il Corpo del Signore nostro Gesù Cristo, ad avere in onore i sacerdoti che officiano questi adorabili e grandi sacramenti, e che dovunque si imbattessero in uno di loro, chinassero la testa e baciassero la sua mano; e qualora li incontrassero a cavallo, facessero reverenza e non contenti di baciare loro la mano, perfino gli zoccoli del loro cavallo baciassero, in segno di venerazione per il loro sacro potere.
Alla vita
Oggi preghiamo con le parole di Francesco: “Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio, concedi a noi miseri di fare, per Tuo amore, ciò che sappiamo che Tu vuoi, e di volere sempre ciò che a Te piace, affinché, interiormente purificati, interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito Santo, possiamo seguire le orme del tuo Figlio diletto, il Signore nostro Gesù Cristo […].” (FF 233).
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