Domenica 18 novembre 2018, XXXIIIª TEMPO ORDINARIO
Dal Vangelo
Marco 13,24-32
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo. Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».
Dalle Fonti
Anonimo Perugino 15: FF 1503
In seguito, Francesco prese con sé frate Egidio e lo condusse nella Marca di Ancona. Gli altri due restarono alla Porziuncola. Nel viaggio esultavano ardentemente nel Signore, mentre Francesco cantava in francese, lodando e benedicendo il Signore con voce chiarissima. Erano talmente colmi di gioia, come se avessero scoperto un grande tesoro. Nulla di più naturale della loro contentezza: avevano infatti lasciato ogni avere e trattavano come spazzatura quelle cose appunto che affannano gli uomini; e pensavano alle amarezze che i mondani patiscono nei loro piaceri, in cui covano tante miserie e tristezze. Disse poi Francesco a Egidio suo compagno: «Il nostro movimento religioso è simile al pescatore, che getta in acqua la sua rete catturando una grande quantità di pesci; ne prende i più grossi, i più piccoli invece li getta nelle acque». Attonito restava Egidio a quella profezia, ben sapendo quanto scarso era il numero dei fratelli.
Alla vita
Anche la pianta di un fico può diventare una parabola che educa ed ammaestra colui che la guarda con attenzione. Le parole di vita, quelle che aprono il senso degli eventi e che permettono di fare delle scelte buone per il futuro, risuonano in modo profetico anche nella semplicità del ciclo della natura, facendo del fico un maestro. Questa parola diventerà tanto più forte e chiara quanto più risuonerà nella bocca di alcuni, la cui vita vuole essere un segno forte che tocchi il cuore! Francesco insieme ad Egidio percorre le strade degli uomini per essere una parabola vivente che consoli e incoraggi. Alla miseria e alla tristezza che gli uomini pativano con il loro stile di vita vuoto e superficiale, essi rispondevano con l’annuncio di una vita lieta nel Signore.
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