Domenica 29 aprile 2018, Vª DI PASQUA
Dal Vangelo
Giovanni 15,1-8
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Dalle Fonti
2 Celano 165: FF 750
Vuole pure che nell’orto un`aiuola sia riservata alle erbe odorose e che producono fiori, perché richiamino a chi li osserva il ricordo della soavità eterna. Raccoglie perfino dalla strada i piccoli vermi, perché non siano calpestati, e alle api vuole che si somministri del miele e ottimo vino, affinché non muoiano di inedia nel rigore dell’inverno. Chiama col nome di fratello tutti gli animali, quantunque in ogni specie prediliga quelli mansueti. Ma chi potrebbe esporre ogni cosa? Quella Bontà «fontale», che un giorno sarà tutto in tutti, a questo Santo appariva chiaramente fin d’allora come il tutto in tutte le cose (1Cor 12,6).
Alla vita
Una volta un amico ci raccontò che da ragazzo, adolescente, seguiva con passione il basket, come solo a quell’età si fa. La sua squadra del cuore acquistò il cartellino di un giocatore statunitense, creando grandi aspettative. Alla presentazione, l’allenatore spiegò che l’atleta era stato scelto perché aveva “ben impostati tutti i fondamentali” del gioco. Il nostro amico ci rimase male: come “i fondamentali”? Tutto qui? Solo a distanza di anni comprese che era quello il segreto per riuscire, nello sport e nella vita. Oggi, domenica del Signore, Gesù ci rivela il segreto per una vita buona. “Rimanete in me e io in voi”. La vita è una tempesta, un campo di battaglia, ma voi non stancatevi di tornare sempre a bussare nell’ospedale da campo che è la Chiesa. Stare con Lui (nella preghiera, nelle relazioni, nell’affidamento, nel lavoro, nello studio, in ogni campo) è il fondamentale che unifica tutte le sfaccettature dell’esistere. Vedi anche Francesco: non amava le “erbe odorose” o “i piccoli vermi” o “le api” per il gusto di farlo. Dobbiamo fare un passo indietro, andare alla “fonte” per capire. Il fondamentale di Francesco è Gesù. Saremo santi e felici se lo sarà anche per noi!
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