Domenica 21 gennaio 2018, IIIª DOMENICA TEMPO ORDINARIO
Dal Vangelo
Marco 1,14-20
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Dalle Fonti
2 Celano 108: FF 695
Le sue parole conservavano tutta la loro efficacia non solo se pronunciate direttamente, ma anche se trasmesse per mezzo di altri non ritornano senza frutto (Cfr Is 55,11). Arrivò un giorno ad Arezzo, mentre tutta la città era scossa dalla guerra civile e minacciava prossima la sua rovina. Il servo di Dio venne ospitato nel borgo fuori città, e vide sopra di essa demoni esultanti, che rinfocolavano i cittadini a distruggersi fra di loro. Chiamò frate Silvestro, uomo di Dio e di ragguardevole semplicità, e gli comandò: «Va’ alla porta della città, e da parte di Dio Onnipotente comanda ai demoni che quanto prima escano dalla città». Il frate pio e semplice si affrettò ad obbedire, e dopo essersi rivolto a Dio con inno di lode (Sal 95,2), grida davanti alla porta a gran voce (Dn 3,4): «Da parte di Dio e per ordine del nostro padre Francesco, andate lontano di qui, voi tutti demoni!». La città poco dopo ritrovò la pace e i cittadini rispettarono i vicendevoli diritti civili con grande tranquillità. Più tardi parlando loro, Francesco all’inizio della predicazione disse: «Parlo a voi come a persone un tempo soggiogate e schiave dei demoni. Però so che siete stati liberati per le preghiere di un povero».
Alla vita
Ma perché al seguire è sempre connesso il lasciare? Nel racconto della chiamata dei primi quattro discepoli emerge un lasciare a tutto tondo, che tocca non solo la concretezza del lavoro e dei progetti (le reti) ma anche il mondo degli affetti e della propria storia (il padre). Perché per andare dietro a Gesù è necessario lasciare? Forse perché leggeri si cammina più spediti. Il Signore non chiede mai sacrifici fini a se stessi o ascesi difficili solo per il gusto di metterci un po’ alla prova. Se ci sono delle esigenze legate alla vita cristiana è perché la radicalità è parte determinante di essa. Non si può nella vita spirituale tenere il piede in due staffe: o si cammina davvero sulla strada tracciata giorno per giorno dal Maestro oppure si rischia di ondeggiare a destra e sinistra, seguendo di volta in volta quell’emozione che si fa sentire con maggior forza.
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