Domenica 20 marzo 2016, DELLE PALME
Dal Vangelo
Luca 22, 14-23,56
Quando venne l’ora, [Gesù] prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse loro: «Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, perché io vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio…
Dalle Fonti
Ammonizioni XV: FF 164
Beati i pacifici, poiché saranno chiamati figli di Dio. Sono veri pacifici quelli che di tutte le cose che sopportano in questo mondo, per amore del Signore nostro Gesù Cristo, conservano la pace nell’anima e nel corpo.
Alla vita
Chi va in croce per amore è il vero pacifico. Chi non risponde con l’odio all’urto della violenza è l’autentico operatore di pace. Chi perdona l’uomo che alza la mano contro di lui, ha davvero il cuore stesso di Dio. “Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso”: così viene sbeffeggiato Gesù. Ma se Egli in quel momento fosse sceso dal patibolo, avrebbe confermato gli astanti circa l’immagine di Dio che già possedevano: un Dio potente, dominatore e vendicativo. Il dio delle religioni, che mette paura e soggioga. Insomma, la croce è il luogo della pace, della non-violenza, del perdono unilaterale, dell’abbraccio che non viene negato a nessuno, anche al carnefice. Ed è proprio uno dei carnefici, il centurione romano, il primo a dare gloria a Dio dicendo: “Veramente quest’uomo era giusto”.
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