Domenica 12 luglio 2015, XVª Tempo Ordinario
Dal Vangelo
Marco 6,7-13
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
Dalle Fonti
Leggenda di S. Chiara, 5-6: FF 3164-3165
Il padre Francesco la esorta a disprezzare il mondo, dimostrandole con linguaggio ardente che sterile è la speranza fondata sul mondo e ingannatrice ne è l’apparenza; instilla nelle sue orecchie la dolcezza delle nozze con Cristo, persuadendola a serbare intatta la gemma della castità verginale per quello Sposo beato, che l’amore ha incarnato tra gli uomini.
Ma perché dilungarmi in molte parole? Di fronte alla sollecitudine del padre santissimo che si occupa di lei con la cura di un fedelissimo mediatore, la vergine non rinvia a lungo il suo consenso. Tosto si spalanca davanti alla sua anima la visione della gioia eterna, a confronto della quale perde valore il mondo intero; per il cui desiderio il suo essere si strugge e vien meno, per il cui amore anela alle nozze eterne. Accesa infatti da fiamma celeste, cosi profondamente ripudiò la vanità della gloria terrena, che nulla più del fasto mondano poté in qualche modo intaccare il suo cuore. Anche le lusinghe della carne disprezza e si propone di tenersi lontana dal talamo di colpa (cfr Sap 3,13), desiderando di fare del suo corpo un tempio per Dio solo e attenta a meritare con la pratica della virtù le nozze col gran Re.
Alla vita
Vanno i discepoli mandati da Gesù. Partono a due a due. La prima predicazione è, quindi, in questo accompagnarsi, è nella condivisione del cammino. Partono con un bastone per sorreggere il passo e un amico acconto per sorreggere il cuore. I dodici proclamano un messaggio di conversione: giratevi perché il Regno è “a portata di mano”e. gli infermi vengono guariti, i demoni scacciati. Dio è presente nella nostra storia e guarisce la vita con amore. I dodici con il loro stile di vita, contestano il mondo dell’accumulo, dell’apparire. Proclamano: «ci sono due mondi noi siamo dell’altro» (Cristina Campo). In questo mondo “altro” c’è anche Chiara che seguendo l’insegnamento del padre Francesco fà della sua vita un tempio solo per Dio!
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