Domenica 17 maggio 2015, Ascensione del Signore
Dal Vangelo
Marco 16,15-20
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
Dalle Fonti
Regola non bollata XXII,51-57: FF 62
Santificali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anch’io ho mandato nel mondo loro. E, per loro io santifico me stesso, affinché anche loro siano santificati nella verità. Non soltanto per questi prego, ma prego anche per quelli che crederanno in me, per la loro parola, affinché siano perfetti nell’unità, e il mondo conosca che tu mi hai mandato, e li hai amati, come hai amato me. Ed io renderò noto a loro il tuo nome, affinché l’amore col quale tu hai amato me sia in loro ed io in loro. Padre, voglio che quelli che mi hai dato, siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la tua gloria nel tuo regno (Gv 17,6-26).
Alla vita
Ciò che sorprende nell’invio degli Undici è quell’insistenza ad andare in tutto il mondo, per annunciare il vangelo a ogni creatura. Un progetto improbabile per un gruppetto di poche persone senza particolare attrezzatura. In realtà anche la “nuova evangelizzazione” ci pone oggi dinanzi un compito al di là delle nostre forze. Vecchia o nuova che sia, l’evangelizzazione è impegno che supera l’umano e che pure costituisce il compito d’ogni credente, chiamato a non chiudersi tra i suoi preoccupandosi solo della propria fede, mandato a portare la buona novella ovunque, a non fingersi incapace (e umile), ma a sentirsi invece responsabile senz’alcuna delega, chiamato altresì ad aver il coraggio d’affrontare ambienti nuovi e periferie difficili, senza pretendere risultati immediati… I primi pochissimi annunciatori obbedirono al comando del Maestro e predicarono “dappertutto”. E sperimentarono così una presenza inedita del Signore.
In ogni annuncio di vangelo è soprattutto l’annunciatore che fa esperienza di Dio, come Colui che l’ha inviato e che ora fa crescere il seme. L’evangelizzatore è il primo a esser evangelizzato da ciò che annuncia!
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