Lc 11,37-41

Date in elemosina… e tutto sarà puro

Date in elemosina… e tutto sarà puro

Martedì XXVIII Settimana del Tempo ordinario
Rm 1,16-25   Sal 18   Lc 11,37-41

Essere farisei è desiderare di essere al centro; la legalità è la scusa per polemizzare gli atteggiamenti di bontà! Infatti, i farisei, ogni volta che vedono l’amore di Gesù verso i peccatori, lo criticano. Il bisogno di essere al centro offusca in loro persino la possibilità di vedere l’azione di Dio, fino a non sentirsi amati proprio dal Dio che predicano.
Oggi Gesù è invitato da un fariseo, entra e si mette a tavola senza compiere i riti (forse provocandolo?), e ancora una volta il fariseo guarda a Gesù con sospetto: “si meravigliò che prima non si fosse lavato, prima di pranzo”. Gesù provoca la “presunta” perfezione esteriore perché sa bene che è solo un modo per coprire il cuore, per coprire il bisogno di essere amati e di amare, che potrebbe apparire come fragilità. È un bisogno che spesso anche noi nascondiamo perché pensiamo di non esserne degne o capaci, mostrandoci così presumibilmente forti, ma non amabili.
L’invito del Signore Gesù è chiaro: quando l’esterno rispecchia l’interno, quando cioè non mentiamo ma riconosciamo con onestà ciò che siamo davanti a Lui e agli altri; quando non mascheriamo il nostro male e ci confessiamo bisognosi di misericordia; quando il male dell’altro è oggetto di misericordia nei suoi confronti, allora saremo stati in grado di dare “in elemosina”, di donare per amore, con gratuità e povertà d’animo.

San Paolo ci dice che “la sua eterna potenza e divinità, vengono contemplate e comprese dalla creazione del mondo attraverso le opere da lui compiute”. Anche la nostra vita possa essere questa opera che serva affinché il mondo creda!

Dalle Ammonizioni  [FF 170]
Beato quel religioso che non ha giocondità e letizia se non nelle santissime parole e opere del Signore e, mediante queste, conduce gli uomini all’amore di Dio con gaudio e letizia.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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